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Tesla, accusa le perdite più alte della sua storia e punta tutto sulla…

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AUTO ELETTRICA

Tesla, accusa le perdite più alte della sua storia e punta tutto sulla Model 3

Tesla: perdite a 675 milioni, ma il mercato dà fiducia al gruppo (Reuters)
Tesla: perdite a 675 milioni, ma il mercato dà fiducia al gruppo (Reuters)

Tesla, il marchio di vetture elettriche di Elon Musk, ha chiuso il quarto trimestre del 2017 con le perdite più alte della sua storia aziendale, anche se il mercato si aspettava un tonfo peggiore. E gli investitori continuano a essere fiduciosi sulla spinta delle promesse di consegna della Model 3, la compatta elettrica che dovrebbe comparire entro il secondo trimestre 2018.

Nel dettaglio, i ricavi del gruppo sono saliti a 3,29 miliardi di dollari, meglio delle previsioni per 3,28 miliardi e sopra lo stesso periodo del 2016 (quando erano stati di 2,28 miliardi di dollari). Il rosso è di 675 milioni di dollari, o 4,01 dollari ad azione, contro i 121 milioni di dollari o 78 centesimi ad azione di un anno fa. Le perdite adjusted sono state di 3,04 dollari ad azione, contro 3,12 dollari ad azione che si attendeva il mercato. L'azienda guidata da Elon Musk ha detto che entro la fine del secondo trimestre dell'anno riuscirà a produrre 5.000 Model 3 a settimana, la media premium che sfida vetture del calibrodi Bmw Serie 3 e audi A3/A4 . Si tratta di un elemento fondamentale per comprendere le capacità di Tesla di diventare una delle principali aziende automobilistiche americane e poter così fare profitti. Il mercato sembra crederci, premiando il titolo con un aumento del 2% nel dopo mercato a Wall Street. Qui l’approfondimento del Sole 24 Ore sulla Model 3.

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Nel 2017 venduti più di 100mila veicoli
Nel 2017 Tesla ha venduto 102.807 veicoli, che hanno un costo medio di 100mila dollari. Model 3 invece ha un listino teorico che parte 35mila dollari ma il prezzo reale si aggira sui 45/50mila. Non è quindi un modello di massa.

La Model 3 ha finora ricevuto quasi 500mila ordini, ma la fabbrica ha avuto problemi e la rampa produttiva non sta salendo come previsto. Al momento la cadenza non arriva alla quota prevista per consegare le vetture entro i termini. Musk aveva annunciato nel 2016 che avrebbe prodotto 200mila Model 3 negli ultimi sei mesi del 2017. Gli analisti si attendono che Tesla cerchi di raccogliere altro denaro quest'anno per avere abbastanza fondi e poter andare avanti nella produzione della sua elettrica di taglia media che di fronte si trova anche una concorrenza più agguerrita sia nel settore delle auto premium che in quello delle vetture elettriche prodotte da generalisti come Nissan.

Ricordiamo che la Leaf di Nissan, ora alla seconda generazione, è la vettura elettrica più venduta al mondo e da sola pesa più di tutti i modelli Tesla. Musk si è detto comunque «cautamente ottimista» sul raggiungimento della profittabilità in tempi brevi, anche se di fatto il gruppo ha bruciato quasi 2 miliardi di dollari solo l’anno scorso. Tesla ha chiuso la seduta di ieri in rialzo del 3,3% a quota 345 dollari ad azione. Dall'inizio dell'anno il gruppo ha guadagnato il 7% a Wall Street, arrivando ad avere un valore di mercato uguale a quello di un colosso storico delle auto come General Motors.

Nel frattempo il gruppo, a quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, continua a «esplorare» opportunità d’affari in Cile per il rifornimento di litio, materia prima fondamentale per le sue vetture. L’azienda è in trattative con il produttore locale Sociedad Quìmica y Minera (Sqm) per l’acquisto di «importanti volumi» dell’ingrediente decisivo per le sue batterie.

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