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La Consob spagnola dà il via libera all’Opas di Acs-Hochtief su…

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La Consob spagnola dà il via libera all’Opas di Acs-Hochtief su Abertis

La Cnmv, la Consob spagnola, a quattro mesi di distanza dalla richiesta, dà il via libera all’Opas di Acs-Hochtief su Abertis. Il che significa che a stretto giro l’Opas italiana promossa da Atlantia e quella targata Florentino Perez arriveranno sul mercato. Proprio mentre le due contendenti hanno deciso di sedersi al tavolo per trovare un accordo di spartizione su Abertis che, peraltro, potrebbe passare anche da un’offerta congiunta.

Il tempo in ogni caso stringe. Quando la Cnmv ha dato il via libera ad Atlantia, il 9 ottobre scorso, il giorno successivo è partita l’Opas. Altrettanto, dunque, potrebbe accadere anche in questo caso ma molto dipenderà da cosa deciderà di fare Acs che ha a disposizione cinque giorni per dare ulteriori dettagli sulla propria proposta. In ogni caso, i tempi per trovare un’eventuale intesa non potranno essere dilatati. Anzi, come riportato anche da Il Sole 24Ore e dalla stampa spagnola, questa rischia di essere la settimana cruciale. E secondo alcune fonti iberiche un piano di massima sarebbe stato definito e punterebbe a vedere Atlantia schierata al fianco di Hochtief in un’offerta congiunta su Abertis. Ciò dovrebbe avvenire attraverso un veicolo congiunto con sede a Madrid. In questo modo si eviterebbe lo spezzatino della compagnia infrastrutturale e il governo centrale spagnolo non potrebbe più lamentare la perdita di un asset chiave per il paese.

A oggi Atlantia offre 16.5 euro in contanti oppure 0,697 azioni speciali del gruppo guidato da Giovanni Castellucci per ogni titolo Abertis portato in adesione, fin a un massimo di 230 milioni di azioni (circa il 23% del capitale) e un minimo del 10,1% del capitale. Acs-Hochtief invece propone 18.36 euro in contanti o 0.1254 titoli Hochtief di nuova emissione per ogni azione Abertis.

Quest'ultima opzioni è prevista fino a un massimo di di 193,5 milioni di titoli del gruppo delle autostrade spagnole ed è peraltro vincolante.
Stante le carte in tavola sul piano economico, non su quello industriale, prevale l'offerta di Perez. Sempre che non si trovi l'accordo a cui le parti stando lavorando in maniera serrata.

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