Andamento titoli
Vedi altroMediaset in grande spolvero a Piazza Affari dopo il balzo del 6,4% della vigilia. A spingere le azioni ancora le reazioni all'accordo a sorpresa con Sky Italia annunciato venerdì scorso. Continuano anche oggi ad arrivare i commenti positivi degli analisti, dopo diversi upgrade già incassati ieri dalle azioni del Biscione. Tra questi, Deutsche Bank ha migliorato il target price da 3,4 a 3,6 euro per azione, confermando il giudizio hold. L'intesa riguarda per una parte i contenuti, con uno scambio di canali, con Sky che sbarcherà nel digitale terrestre su bande di frequenza detenute dal Biscione (dove inserirà una parte dell'offerta sportiva). E Premium che invece sarà presente nel bouquet satellitare del gruppo controllato da Murdoch. «Questo permetterà un aumento dell'audience e dei ricavi pubblicitari per i canali coinvolti», sottolineano gli analisti. Inoltre, sono previsti anche contratti di fornitura di servizi commerciali e tecnici.
La seconda parte del contratto riguarda un'opzione per cedere a Sky, entro i mesi di novembre-dicembre 2018, una Newco in cui farà confluire le attività dell'area 'Operation pay' di Premium. «Anche se la put fosse esercitata - secondo gli analisti - Mediaset continuerebbe a operare con il servizio Mediaset Premium da sola, ma andrebbero messe in conto alcune perdite di sottoscrittori, visto il nuovo ingresso nel mercato DTT» di Sky. Mentre la prima parte del contratto non richiede nessuna approvazione regolatoria, la seconda necessita il via libera di Agcom e Antitrust, «ma visto che l'accordo sui contenuti non è esclusivo, non dovrebbero esserci problemi» in questo senso, concludono gli analisti. A catalizzare l'attenzione degli investitori, anche un'intervista di Amos Genish alla Stampa. Genish dice che Tim è interessata ai diritti del calcio e sottolinea come l’accordo Mediaset-Sky ponga il rischio di un’eccessiva concentrazione sul fronte delle Pay TV. Genish ha detto che l'intesa dovrà essere valutata «con attenzione» dalle autorità, proprio per evitare i rischi di una eccessiva concentrazione nel settore tv.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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