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Eletropaulo, Iberdola ricorre alla Ue. Ma Enel rilancia ancora

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l’opa brasiliana

Eletropaulo, Iberdola ricorre alla Ue. Ma Enel rilancia ancora

(Reuters)
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La battaglia per aggiudicarsi il controllo della società di distribuzione di San Paolo si sposta dal Brasile a Bruxelles. Iberdrola, l’utility spagnola che sta sfidando Enel a colpi di rilanci sui prezzi di Opa, ha inviato una lettera alla Commissione europea nella quale accusa la concorrente italiana di non operare «secondo criteri di mercato» e di adottare «decisioni prive di qualsiasi tipo di business o logica economica». La società spagnola ammette di essere in competizione con il gruppo italiano su «molti mercati europei, ma che non può competere in condizioni di parità con Enel perchè la società trae vantaggio dalla sua posizione di entità statale e quasi monopolistica» che le garantisce «un accesso più economico e più facile ai mercati di capitali».

Lo “statalismo” di Enel

Forse andrebbe ricordato al management di Iberdrola un po’ di storia economica italiana e di come a inizio anni duemila Enel fu di fatto “smembrata” per motivi concorrenziali con la privatizzazione delle centrali (attaverso le cosiddette Genco) consentendo a molti player europei di entrare nel mercato italiano. Il colpo per Enel fu forte e l’utility è riuscita a riconquistare una leadership passando dall’estero, con l’acquisizione di Endesa. Questa operazione, certamente, ancora brucia agli spagnoli. E ancora: la percentuale di possesso azionario dello Stato italiano in Enel è attorno al 23% del capitale. Iberdola ha accusato Enel di «influenzare il board di Eletropaulo e i regolatori brasiliani» e questo perchè la società brasiliana ieri ha cancellato l’aumento di capitale varato il 16 aprile scorso, un’operazione che era inclusa da Iberdrola nella sua offerta. La società spagnola si è riservata di adire le vie legali.

La replica dell’utility italiana

«I contenuti della lettera confondono considerazioni di politica energetica nel mercato spagnolo (che si riferiscono ad una centrale nucleare in via di dismissione, secondo le linee guida del governo), alcune considerazioni particolari sullo sviluppo del mercato italiano retail, e infine la posizione concorrenziale che Enel sta assumendo nei confronti di Iberdrola nella prossima gara per le azioni di Eletropaulo», recita la replica del gruppo Enel. «La mancanza di fondamento di tutte le accuse è abbastanza sorprendente in un documento di questo tipo, e si concretizza in una serie di affermazioni poco chiare, con un solo obiettivo apparente - continua la nota -. Prevenire una concorrenza leale per Eletropaulo, subito dopo che il cda della società ha deciso di non procedere ad un aumento di capitale che avrebbe assicurato un vantaggio competitivo unico per Neoenergia, una società interamente controllata da Iberdrola. Enel ha auspicato un avvio della gara in Brasile «nell’ottica di un processo aperto e trasparente».

La gara dei rilanci, l’ultimo è di Enel

Enel aveva rilanciato sul prezzo dell’Opa per la società brasiliana Eletropaulo nel tardo pomeriggio brasiliano di mercoledì (circa le 23 in Italia) elevando il prezzo da 28 a 32 reais. A poca distanza - e dopo che il board di Eletropaulo aveva pubblicato la decisione di revocare l’aumento di capitale del 16 aprile - anche Neoenergia aveva rilanciato il prezzo della propria operazione, portandolo a 32,1 reais. Nel frattempo Eletropaulo ha stabilito di ritirare l'aumento di capitale nelle modalità approvate lo scorso 16 aprile. Poco fa il nuovo ritocco all’insù di Enel per mezzo della controllata Enel Brasil Investimentos Sudeste: l’asticella è stata alzata a quota 32,2 reais.

Tutti i concorrenti in corsa sanno di doversi in ogni caso sfidare in un’asta pubblica che si svolgerà il 18 maggio nella sede della Borsa di San Paolo. C’è tempo fino al prossimo 8 maggio per migliorare le offerte o perché un nuovo operatore scenda in campo. E c’è da scommettere che durante la settimana i colpi di scena non mancheranno.

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