La sua passione per l’oro non è una novità. Ma il finanziere egiziano Naguib Sawiris – noto soprattutto per le incursioni nel settore delle telecomunicazioni (compresa la scalata a Wind, dodici anni fa) – adesso ha deciso di scommettere pesante: ha investito sul metallo prezioso metà della sua ricchezza personale, stimata in 5,7 miliardi di dollari.
È stato lui stesso a rivelarlo alla Bloomberg, in un momento in cui il prezzo del lingotto galleggia appena sopra 1.300 dollari l’oncia, sui minimi dell’anno.
La motivazione principale di Sawiris, che si aspetta un rally fino a 1.800 dollari, è il pessimismo, sia sull’andamento dei listini azionari, che rischierebbero di schiantarsi perché «sopravvalutati», sia più in generale per le sorti del mondo: «La gente – afferma – tende a rivolgersi all’oro durante le crisi e oggi siamo pieni di crisi. Si guardi al Medio Oriente, ma anche al resto del mondo. E Mr Trump di certo non aiuta».
Sawiris ha “scoperto” l’oro nel 2012, quando ha acquistato il gruppo La Mancha Resources, in cui in seguito ha consolidato partecipazioni per circa 1,5 miliardi di dollari in due società aurifere: Endeavour Mining (di cui ha tentato invano la
fusione con Acacia Mining) ed Evolution Mining.
Mesi fa si era diffusa l’indiscrezione che stesse costituendo una nuova società veicolo per rilevare altre miniere d’oro. «All’inizio – confessa Sawiris – ho dovuto convincere la mia mamma, ma l’oro per me è stato un ottimo investimento».
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