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Vedi altroVia libera all'aumento di capitale da 300 milioni di Astaldi che annuncia la partnership strategica industriale con il gruppo nipponico IHI che diventerà socio del general contractor italiano con una quota del 18% (e diritti di voto del 13%) e parteciperà alla ricapitalizzazione con una quota di 112,5 milioni. Il controllo resterà alla famiglia azionista Astaldi. L'avvio previsto dell'operazione è nel terzo trimestre.
Astaldi ha inoltre approvato il piano industriale che prevede «una revisione completa della sua struttura patrimoniale e finanziaria» attraverso una manovra da oltre 2 miliardi di euro, di cui l'aumento di capitale da 300 milioni rappresenta un tassello.
Per ridurre il carico del debito e assicurarsi una maggiore flessibilità finanziaria, così da poter aspirare in futuro anche un miglioramento del rating, Astaldi, nel corso dei prossimi 18 mesi, cercherà di rinnovare e allungare oltre 350 milioni di euro di linee di credito esistenti, di rifinanziare 750 milioni di bond in scadenza nel 2020 e di cedere asset per 790 milioni. Il piano industriale prevede che il debito lordo, a fine 2017 pari a 2,29 miliardi di euro, scenda nel 2022 sotto il miliardo di euro e quello finanziario netto da 1,26 miliardi a meno di 200 milioni.
Il titolo Astaldi ha aperto in calo dell’1,4% a Piazza Affari dopo l’annuncio dell’aumento di capitale.
Utili in calo nel primo trimestre per Astaldi a 17,3 milioni (-31,1%) periodo caratterizzato da 646 milioni di nuovi ordini. I ricavi totali si attestano a 604 miloni (-7,3%), l'Ebitda è di 74,7 milioni mentre l'Ebitda margin cala al 12,4% dal 13,1% nello stesso trimestre del 2017. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 1.668,8 milioni da 1.267 milioni a dicembre. Il trimestre, commenta Astaldi, è in linea con le attese e coerente con gli obiettivi di fine anno anche se risulta penalizzato, per i ricavi, dal progressivo completamento di progetti rilevanti che potrà essere controbilanciato nell'anno dall'avvio di nuovi lavori di recente acquisizione.
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