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Milano e Madrid affossano l'Europa. Spread vola ancora e chiude a 303…

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la giornata dei mercati

Milano e Madrid affossano l'Europa. Spread vola ancora e chiude a 303 punti

Andamento titoli
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I listini di Italia e Spagna, entrambe in una situazione di forte tensione politica, trascinano al ribasso tutta l'Europa in un'altra seduta di Borsa all'insegna della volatilità e della speculazione, che fa volare i rendimenti dei Btp italiani (in particolare sulle brevi scadenze) e lo spread Btp-Bund. Quest'ultimo, dopo avere toccato i massimi dalla primavera del 2013 (vicino a quota 310 punti) ha ripiegato in chiusura a 303 punti mentre il rendimento del Btp a 2 anni, il più colpito dalle vendite, è schizzato dallo 0,94% al 2,55%. In attesa di novità sulla formazione dell'eventuale nuovo governo, con Cottarelli che prende tempo e un'ipotesi elezioni già il 29 luglio, Piazza Affari - dopo avere toccato un ribasso del 3% e avere recuperato a metà pomeriggio a -1,5% - ha archiviato la seduta in ribasso del 2,65% penalizzato dalle banche (l'intero settore è il peggiore in Europa con un ribasso complessivo del 2,7%); Madrid ha invece perso il 2,8%.
A Milano Unicredit, Banco Bpm e Banca Generali sono le peggiori. Forti vendite anche su Leonardo (-5,4%). Si salvano invece i titoli del comparto petrolifero (il Wti recupera o 0,5% a 66,85 dollari) con Saipem a +3,2%, Tenaris a +0,5% e Eni a +0,1%. Chiude a ridosso della parità Fca (-0,4%) in attesa del nuovo piano industriale che sarà presentato venerdì. Fuori dal listino principale Banca Mps (+2,8%) si salva dai ribassi visto che il Ceo Morelli appare più saldo dopo l'arenarsi del Governo M5s-Lega e Zephiro (+34,7%) che si avvicina al prezzo dell'Opa che dovrà lanciare Edison. Sul mercato valutario l'euro/dollaro torna ai minimi da luglio 2017 a 1,155; euro/yen a 125,65. Il dollaro/yen si attesta a 108,75.

L'IMPENNATA DEI TASSI A BREVE
Rendimento dei Btp biennali

Sono sempre i temi della politica italiana a tenere banco con la prospettiva concreta di elezioni subito dopo l'estate, anche se sembra addirittura rallentare la formazione del governo di transizione guidato da Carlo Cottarelli, con la lista dei ministri prevista per oggi che sarebbe slittata a domani. Nel resto d'Europa giù soprattutto Madrid a due giorni dall'avvio del dibattito in Parlamento sulla mozione di sfiducia presentata dai socialisti contro il governo a causa dello scandalo innescato dalla sentenza Gurtel sulla rete di corruzione che ha coinvolto il partito del premier Mariano Rajoy.

SPREAD BTP-BUND DAL 2011 AL 29 MAGGIO 2018
Dati aggiornati alle 12.30

BTp, spread sfonda quota 300. Vendite soprattutto su scadenze brevi
Una forte ondata di vendite si è abbattuta sui titoli di Stato italiani che registrano una forte impennata dei rendimenti lungo l'intera curva. Il rendimento del BTp decennale benchmark chiude oltre la soglia dei 3% (per la precisione al 3,33%) mentre lo spread con il Bund tedesco archivia la seduta a 303 punti base. Si tratta, osservano gli operatori, di movimenti determinati da una forte volatilità che sta interessando molti segmenti della curva dei rendimenti italiana che, nel complesso, si sta appiattendo in modo molto rapido e brusco. Più colpito è il segmento a breve termine, dove si sconta l'effetto più duro dell'incertezza politica: sulla scadenza a 2 anni il rendimento è balzato al 2,55% dallo 0,90% circa di ieri. In realtà, le scadenze a 30 e 50 anni sono decisamente meno colpite dai ribassi: è la prova, secondo alcuni esperti, che le vendite sui titoli di Stato italiani sono puramente speculative e non sono legate ai fondamentali del Paese, che restano sani.

BoT: emessi 5,5 mld a 6 mesi, tasso torna sopra lo 0 dopo tre anni (1,213%)
Torna in positivo per la prima volta dopo 3 anni il rendimento del BoT semestrale. Nell'asta di oggi, il Tesoro ha emesso 5,5 miliardi di BoT a 6 mesi con un rendimento pari all'1,213%, in aumento di ben 163 punti base rispetto all'asta del mese precedente. L'ultima vota in cui il BoT semestrale aveva registrato in asta un rendimento positivo risale al settembre 2015. Debole è stata anche la domanda che si è attestata complessivamente a 6,54 miliardi di euro per un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,19, mai cosi' in basso dall'aprile 2010.

Euro giù a 1,154 dollari, rifugio nello yen
Euro sotto pressione e rifugio nello yen con la turbolenza in atto sui mercati finanziari. La moneta unica è scivolata a 1,155 dollari (dagli 1,1625 di ieri), ai minimi da luglio, e soprattutto si è portata in area 125,9 yen (da 127,19) dopo aver toccato anche i minimi da giugno 2017. Anche nei confronti del franco svizzero la moneta unica torna ai livelli di novembre 2017 a 1,1473 per poi tornare a 1,15. Lo yen si rafforza ai massimi da aprile anche contro il dollaro: il cambio si attesta a 108,9 yen per un dollaro (da 109,42).

Constancio: Italia sa regole sostegno Bce, le rilegga
Qualunque intervento della Banca centrale europea per aiutare l'Italia in caso di problemi di liquidità dovrebbe rispettare i vincoli del mandato dell'Eurotower e «certe condizioni», ben note a Roma. «L'Italia conosce le regole. Forse dovrebbe rileggerle», ha detto il vicepresidente della Bce Vitor Constancio in un'intervista allo Spiegel, rispondendo a chi chiedeva se la Bce interverrebbe in soccorso dell'Italia per evitarne l'insolvenza. Lo schema di emergenza di acquisto bond (Outright Monetary Transactions, Omt), mai usato finora dalla Bce, è un potenziale strumento di aiuto per l'Italia, ma è soggetto a una lunga lista di condizioni. Un inasprimento della crisi politica e costituzionale in Italia, terza maggiore economia dell'Eurozona, ha innescato un drastico aumento dello spread tra BTp e Bund e ha provocato un'ondata di vendite sull'euro e sull'azionario.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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