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Paperoni da record nel 2017, in Italia +9%. E scommettono sulle…

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World Wealth Report 2018

Paperoni da record nel 2017, in Italia +9%. E scommettono sulle criptovalute

Nel 2017 per la prima volta la ricchezza complessiva degli high net worth individual (Hnwi, le persone che, escludendo la residenza principale, hanno investito almeno un milione di euro in asset, beni da collezione, di consumo e durevoli) ha superato i 70.000 miliardi di dollari, con una crescita del 10,6%. E' stato il sesto anno consecutivo di rialzi. E' quanto emerge dal World Wealth Report 2018, il report annuale di Capgemini, secondo cui il 2017 è stato il secondo migliore anno dal 2011 in termini di tasso di crescita. Emerge inoltre che le BigTech hanno anticipato l'entrata nel settore del wealth management e che gli Hnwi sono sempre più interessati alle criptovalute , la cui capitalizzazione di mercato ha raggiunto i massimi storici a gennaio 2018.

I più ricchi in Asia e Nord America , in Europa patrimoni +7,8%

A livello geografico, l'Asia-Pacifico e il Nord America rappresentano il 74,9% (1,2 milioni) dei nuovi Hnwi a livello mondiale e il 68,8% (4.600 miliardi di dollari) della crescita globale della ricchezza. L'Europa ha registrato un aumento del 7,8% del patrimonio e del 7,3% del numero degli Hnwi. Nel 2017, i maggiori mercati, compresi Stati Uniti, Giappone, Germania e Cina, rappresentano il 61,2% della popolazione mondiale degli Hnwi e il 62% di tutti i nuovi Hnwi a livello globale. Buoni rendimenti per i wealth manager: nel 2017 i rendimenti degli investimenti globali degli Hnwi (sugli asset gestiti da wealth manager) sono aumentati del 27,4%. Le azioni sono rimaste la principale asset class nel primo trimestre del 2018 (30,9% del patrimonio finanziario degli Hnwi), seguita da disponibilità liquide e attività equivalenti al 27,2% e da proprietà immobiliari al 16,8% (in aumento del 2,8%). Le società di wealth management «hanno chiare opportunità per rafforzare la relazione con i propri clienti dall'elevato patrimonio netto, dato che quasi la metà di loro afferma di non sentirsi molto legato ai propri gestori patrimoniali», ha detto Monia Ferrari, head of banking di Capgemini Italia.

Italia nella top 10, numero super ricchi +9%
Tra il 2016 e il 2017, il numero di high net worth individual (Hnwi, le persone che, escludendo la residenza principale, hanno investito almeno un milione di euro in asset, beni da collezione, di consumo e durevoli) è aumentato in Italia del 9% circa, da 251.500 a 274.000. E' quanto emerge dal World Wealth Report 2018, il report annuale di Capgemini, secondo cui l'Italia è stabile alla decima posizione della top 10 dei Paesi mondiali per numero di Hnwi (preceduta da Stati Uniti, Giappone, Germania, Cina, Francia, Regno Unito, Svizzera, Canada e Australia). Come emerge dal rapporto, tra i fattori che hanno favorito i buoni risultati dell'Italia ci sono la crescita del Pil (+1,6% nel 2017, rispetto al +0,9% del 2016), il rialzo del 2,7% dei prezzi del mercato immobiliare dopo il +1,3% del 2016, e l'aumento del 23,8% della capitalizzazione di mercato.

Anche i Paperoni puntano sulle criptovalute
Il rapporto evidenzia anche un maggiore interesse per le criptovalute, che comunque non rappresentano ancora una parte importante dei portafogli degli Hnwi: a livello globale, il 29% ha un alto livello di interesse, mentre il 26,9% è abbastanza interessato. Il potenziale delle criptovalute, in termini di rendimenti degli investimenti e di riserva di valore, è il principale driver dell'interesse degli Hnwi, specie tra i più giovani. Sebbene un ingresso diffuso a livello globale delle BigTech nel comparto della gestione patrimoniale rimanga incerto, nei prossimi 24 mesi le aziende leader (quasi i tre quarti di tutte le società intervistate) investiranno in tecnologie innovative come l'automazione intelligente e l'intelligenza artificiale, mentre si preparano a fronteggiare le BigTech pronte a svolgere un ruolo più ampio nel settore.

Bankitalia, il 5% dei Paperoni ha un patrimonio di 1,3 milioni

I modelli ibridi guadagnano in popolarità
Da segnalare infine che il grado di soddisfazione degli Hnwi in termini di hybrid advice, i servizi ibridi, è sceso del 5,1%, al 57,3%. Per affrontare il calo e prepararsi all'ingresso delle BigTech nel settore, i wealth manager stanno accelerando la trasformazione dei loro modelli di hybrid advice e investendo in tecnologie innovative come automazione intelligente e intelligenza artificiale. «Stiamo osservando che i soli rendimenti non possono sostenere il business della gestione patrimoniale. I modelli ibridi stanno guadagnando popolarità perché gli Hnwi possono accedere a servizi di pianificazione finanziaria in maniera modulare, pay-as-you-go, e assumere il controllo dell'intero processo di gestione patrimoniale», ha detto Ferrari.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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