Nuovo colpo di scena nel riassetto del Milan. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, infatti, il fondo Elliott avrebbe fatto il bonifico da 32 milioni e i soldi saranno domani sui conti del Milan. È la prima mossa tramite la quale il fondo americano punta a subentrare al cinese Yonghong Li nel Milan. Ora entro dieci giorni Mr Li avrà la possibilità di rimborsare Elliott: in caso contrario il fondo Usa escuterà il pegno sulle azioni.
Ora l’unica alternativa, se Yonghong Li non troverà le risorse, è quella dell’ingresso di uninvestitore. L’unica strada percorribile, in tempi così ristretti, è quella dell’ingresso dell’investitore sostenuto da Goldman Sachs il cui nome è ancora top secret. Si tratta di un “four billions” dollars tycoon, il magnate con un patrimonio da 4 miliardi di dollari.
Insomma, il tempo stringe e al momento l'unica offerta veramente in grado di superare la possibile impasse sembra quella sostenuta da Goldman Sachs, che ha iniziato da più tempo le trattative e che ha al suo fianco un investitore americano assai interessato.
Altre manifestazioni d’interesse sono sul tavolo, ma tutte assai indietro nei tempi. Devono ancora fare la due diligence. Tra i competitor ci dovrebbe essere l’uomo d’affari americano Thomas Ricketts, affiancato da Morgan Stanley, già proprietario dei Chicago Cubs. Ma Ricketts, secondo i rumors, sarebbe arrivato sul dossier da poco tempo e sarebbe molto indietro nelle trattative e con poche chance di arrivare alla fine. Sul tavolo ci sarebbe anche un'altra offerta americana, sponsorizzata da Merrill Lynch.
Tutti i dossier sarebbero sul tavolo di Mr Li e del suo braccio destro Han Li, oltre che di Marco Fassone e dell’advisor Alantra.
Inoltre un altro dei nodi è il prezzo e la governance. Mr Li infatti vorrebbe cedere una minoranza per poi scendere progressivamente. I compratori invece vorrebbero arrivare velocemente al controllo. Inoltre la valutazione del Milan che circola è di quasi un miliardo. Cioè circa 500 milioni per il 75%, cioè 666 milioni di equity totale cui aggiungere circa 250 milioni di debiti vari. Forbes, per fare un esempio, dà una valutazione di 531 milioni di euro.
A questo punto, se le trattative con i gruppi americani non arriveranno a una conclusione, è probabile che Elliott, dopo l’invio del bonifico, possa entrare in campo, in assenza di iniezioni di capitali da parte di Mr Li, e fare un'asta successivamente, probabilmente con gli stessi invetitori Usa ora affacciatisi sull'operazione.
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