Nel secondo trimestre Twitter ha virato in attivo e ha riportato un fatturato in rialzo del 24%, ma il numero di utenti attivi mensili è calato per la prima volta dal secondo trimestre 2017. Per questo motivo il titolo ha chiuso in forte calo a Wall Street, perdendo il 20,54 per cento. Sul banco degli imputati, sia per Twitter che per Facebook c’è la nuova GDPR (General Data Protection Regulation), avvero il regolamento dell’Unione europea efficace dal 25 maggio e mirato a migliorare lato utenti il trattamento dei dati personali e di privacy. Secondo la società di San Francisco fondata dal presidente Jack Dorsey e guidata dal ceo Evan Williams la GDPR finirà per determinare un ulteriore calo degli utenti attivi e questa non è una buona notizia per il businewss. Il mercato ne sta prendendo atto.
Intanto nei tre mesi a giugno il sito di microblogging ha messo a segno un utile netto di 100,117 milioni di dollari, 17 centesimi per azione, inclusi guadagni straordinari per 42 milioni per benefici fiscali in Brasile, contro il rosso per 116,488 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso e in linea con le previsioni degli analisti.
Il fatturato si è attestato a 710,5 milioni di dollari, meglio dei 696,2 milioni attesi dal consensus. Il numero di utenti attivi è calato a 335 milioni dai 336 milioni del trimestre precedente e sotto i 338,5 milioni attesi dagli analisti (il mercato non tiene in conto che il numero è in rialzo rispetto ai 326 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso). Gli utenti potranno calare ancora, visto che il social network è impegnato a eliminare account falsi nel tentativo di “ripulire” la piattaforma.
Per guanto riguarda le guidance, per il terzo trimestre Twitter attende un Ebitda adjusted tra 215 e 235 milioni e un margine tra il 33 e il 34%, mentre per l'intero 2018 le spese in conto capitale si attesteranno tra 450 e 500 milioni. I risultati del secondo trimestre «dimostrano che stiamo lavorando per garantire maggiore valore agli utenti di Twitter», ha detto l'amministratore delegato Jack Dorsey, ricordando che la società «vuole che le persone si sentano sicure di potere esprimersi liberamente e ha lanciato nuovi strumenti per risolvere problemi di comportamento che distorcono e sviano l'attenzione della conversazione tra utenti».
Il direttore finanziario Ned Segal ha invece messo l'accento sul miglioramento della pubblicità: nel trimestre il fatturato pubblicitario è cresciuto anno su anno del 23% a 601 milioni, mentre l'engagement pubblicitario è aumentato dell'81%. Il giro d'affari derivato da licenze e altre attività si è attestato a 109 milioni (+29%). Su base regionale, il fatturato registrato negli Stati Uniti è salito del 10% a 367 milioni, mentre quello internazionale è aumentato del 44% a 344 milioni. Le spese sono salite del 3% a 631 milioni. L'Ebitda adjusted è salito da 178 a 265 milioni, con un margine del 37%.
© Riproduzione riservata