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Vivendi, analisti promuovono conti e iniziative su Universal music ed editoria

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Vivendi brilla alla Borsa di Parigi con uno dei guadagni maggiori del listino francese, all'indomani dell'annuncio dei conti semestrali, dell'intenzione di cedere fino al 50% della controllata Universal Music Group e delle trattative per l'acquisizione dell'editore Editis. Tutti annunci - i primi di rilievo da quando la presidenza è passata da Vincent Bollorè al figlio Yannick - promossi dagli analisti. Ieri, dopo la chiusura della Borsa, il gruppo ha annunciato un utile netto nel semestre di 165 milioni, in calo del 6,3%, un risultato netto adjusted di 393 milioni (+23%) e un Ebitda (risultato operativo adjusted) di 542 milioni (+54%), con un fatturato di 6,5 miliardi (+18,3%). Nel semestre Vivendi ha anche proceduto alla svalutazione per 512 milioni della quota in Telecom Italia, di cui è primo azionista con il 24% circa, motivandola con «i rischi di esecuzione» del piano industriale al 2020, in considerazione del «minore potere» detenuto nella società italiana. Vivendi, come è noto, è finita in minoranza nel cda all'assemblea di aprile dove si è imposta la lista per il board presentata dal fondo Elliott.

Per gli operatori potrebbe cedere 30miliardi di asset in 2 anni
Gli analisti nei loro commenti, per altro, si concentrano soprattutto sulle novità strategiche, senza andare molto al dettaglio dei conti. Invest Securities ha alzato la sua raccomandazione sul titolo Vivendi ad «acquistare» dal precedente «neutro» e, facendo riferimento agli «sviluppi positivi», ha alzato il target price da 22,5 a 25,3 euro. Gli analisti rilevano che i risultati sono migliori delle attese, in particolare a livello di Ebita, perchè le tre principali divisioni (Umg, Canal + e Havas) hanno fatto meglio del previsto.

Oltre a questo, sono passi «importanti» sia la volontà di vendere fino al 50% di Umg a partner strategici, perchè permetterà di esteriorizzare il valore di questo asset, sia l'acquisizione di Editis che «rientra perfettamente nella strategia di creare un gruppo integrato nei contenuti e nei media».

Fari sull'operazione Editis
Kepler Cheuvreux è passato da «alleggerire» a «conservare» , con un target price di 21 euro dai precedenti 20. Secondo Bryan Garnier, che alza l'obiettivo di prezzo a 22 euro da 21,50, i risultati sono «molto buoni», ma l'acquisto di Editis, con l'entrata in un nuovo settore e la vendita parziale di Umg potrebbero giustificare un maggiore sconto di holding. Per Liberum, in effetti, «il vero motore del gruppo è la musica che ha fornito un semestre forte, superando le attese». Quella su Editis potrebbe sembrare un'operazione «strana» , visto che si tratta di un media vecchio, ma a Vivendi probabilmente interessa per la generazione di cash. Non sarebbe inoltre sorprendente - dicono gli analisti di Liberum - se i proventi dalla cessione della quota in Umg venissero utilizzati per un'acquisizione-lampo nei videogiochi. Per Raymond James, la vendita fino al 50% di Umg potrebbe essere il primo passo per un'uscita dal settore «prima o poi» che porterebbe a «un incasso jumbo». Umg è veramente «un asset straordinario», che potrebbe anche superare le attuali valutazioni, con proventi dalla cessione del 50% stimati a 12 miliardi. Secondo gli analisti di Raymond James, inoltre, Vivendi potrebbe cedere asset fino a 30 miliardi nei prossimi 24 mesi, incluso il 100% di Umg e altre quote di minoranza (escluse Havas e Canal +), restituendo così significativi proventi agli analisti.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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