Crolla Carige in pesante caduta a Piazza Affari dopo il declassamento di Fitch tra continui stop in volatilità. L'agenzia ha tagliato il rating sulla solidità patrimoniale di Banca Carige di un gradino, a CCC+ da B-, con outlook negativo. «Il fallimento è considerata come una possibilità concreta, visto le difficoltà che la banca incontrerebbe nel rafforzare il capitale», difficoltà «che potrebbero alla fine determinare l`intervento del regolatore».
In risposta al declassamento, Carige ha comunicato che «nelle interlocuzioni con i regulators non è mai stato espresso alcun riferimento a una eventuale possibilità di fallimento». In aggiunta Carige ha fatto sapere che si è tenuto un incontro con la Bce relativo al rispetto dei requisiti sul Total Capital Ratio 2018, analizzando «le prospettive future anche in vista della valutazione di possibili alleanze».
Difficile l'emissione del bond da 200 mln per rafforzare il capitale
Fitch evidenzia come la banca non soddisfi al momento i requisiti di Pillar 2 sotto il profilo patrimoniale e che l'emissione
di strumenti Tier 2 per raggiungere tali obiettivi (la banca ha in programma l’emissione di un bond subordinato da 200 milioni)
è da considerare difficile alla luce delle mutate condizioni di mercato per le banche italiane, cioè alla luce dell’aumento
del rischio Italia espresso attraverso lo spread e i rendimenti sui titoli di Stato. Nonostante il primo azionista (Malacalza
Investimenti) ha dichiarato di voler supportare la banca, esso non ha espresso un deciso impegno a sottoscrivere l'intero
prestito obbligazionario Tier2 che la banca prevede di emettere.
«Troppi cambi di manager. Più complicata la cessione di Npl»
Il taglio di rating da parte di Fitch riflette anche il nuovo cambiamento a livello di management, situazione che aggiunge
incertezza sulle strategie future e anche sui tempi per implementare un turnaround che permetta di soddisfare le richieste
dell'authority. Fitch punta il dito anche sul debole profilo di Carige nell'attuale scenario stand-alone (cioè senza aggregazioni)
nonché sulla profittabilità presente e futura alla luce degli elevati livelli di prestiti problematici. Su questo fronte,
l'agenzia di rating, ricordando il piano di riduzione del rischio avviato dal precedente management, sottolinea che se è possibile attendersi che le inadempienze probabili possano essere deconsolidate entro fine anno (il
piano aveva un target di cessione di 400 milioni entro l'anno), la cartolarizzazione prevista di crediti problematici per
un ulteriore miliardo di euro potrebbe essere messa in dubbio alla luce delle mutate condizioni di mercato in Italia.
Per le venete un rating ancora più basso
L'attuale livello di rating raggiunto da Carige con il taglio di ieri richiama quanto avvenuto al rating di Popolare di Vicenza
a pochi mesi dalla liquidazione coatta delle banche venete (Bp Vicenza e Veneto Banca) avvenuta nella primavera-estate 2017:
a marzo Fitch taglio il rating della Vicenza portandolo a «CCC» (quindi al di sotto dell'attuale di Carige) con un «viability
rating» a «CC» («CCC+» quello di Carige).
Equita attende il nuovo piano entro fine novembre
Equita ricorda che Carige presenta un «Total Capital di 120 punti base sotto i requisiti Srep e dovrà presentare il nuovo
piano di conservazione del capitale entro il 30 novembre, con l`obiettivo di riportare i ratio patrimoniali in linea con i
requisiti minimi entro fine anno».
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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