Ferrovie dello Stato ha presentato una manifestazione di interesse per Alitalia. Lo annuncia la stessa società di proprietà al 100% del ministero dell’Economia e delle Finanze. «Tale manifestazione, necessaria per analizzare al meglio il dossier relativo all'azienda, non è in questa fase vincolante», si legge in una nota. Lo Stato si prepara dunque a tornare azionista di Alitalia: dopo oltre 22 anni dalla prima privatizzazione.
La soluzione di una nuova società (newco) riaccende lo scontro interno all'Esecutivo con il ministro dell'Economia Tria che da Bali frena Di Maio («Io penso che delle cose che fa il Tesoro debba parlarne il ministro dell'Economia. Io non ne ho parlato»). Di Maio replica: «su Alitalia l'esecutivo ha le idee chiare e il piano di rilancio della compagnia di bandiera è contenuto nel contratto di governo».
Una newco con Ferrovie dello Stato
Una Newco con Ferrovie dello Stato, un partner tecnico strategico, la partecipazione di Cassa depositi e prestiti e del ministero dell’Economia con una quota
del 15 per cento. Questo il progetto a cui lavora il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio per il
rilancio di Alitalia, come anticipato nell’intervista concessa al Sole 24 Ore di venerdì 12 ottobre. «Arriveremo alla scadenza del 31 ottobre – spiega il ministro – con una manifestazione di interessi con offerta vincolante
per Alitalia». Che la partita sia ancora tutta aperta lo ha confermato il ministro dell’Economia Giovanni Tria, che dal vertice della Banca mondiale-Fmi di Bali, ha sottolineato come qualsiasi ipotesi di partecipazione del Tesoro in Alitalia
debba passare attraverso il suo benestare.
L’INTERVISTA DI DI MAIO AL SOLE 24 ORE
Confronto al Mise sul futuro dell’ex compagnia di bandiera
Le linee guida del progetto di rilancio sono state al centro di un incontro del ministro con i sindacati della compagnia
di bandiera. Al termine della riunione Di Maio ha spiegato che «entro il 31 ottobre deve arrivare un'offerta vincolante e
il nostro obiettivo è rispettare quella data». Confermata poi la progettazione di un piano a lungo termine per il rilancio
di Alitalia e l’impegno per una tutela la più ampia possibile dei lavoratori. Al tavolo sedevano i leader sindacali Susanna
Camusso (Cgil), Carmelo Barbagallo (Uil) e il segretario confederale Cisl Andrea Cuccello, oltre alle sigle di categoria
Filt Cgil, Fit Cisl e Uil, le sigle professionali Anpac, Anpav e Anp e gli autonomi. Per il governo, oltre al ministro e a
dirigenti del Mise e del ministero del Lavoro, anche il sottosegretario del Mise Andrea Cioffi.
Conte: bene Di Maio, avanti su partnership con Fs e partecipate
La linea preannunciata dal ministro dello Sviluppo economico è condivisa dal premier Giuseppe Conte, che in una nota conferma
oggi «il massimo impegno da parte del Governo per rilanciare Alitalia e il suo ruolo strategico per l'offerta del turismo
in Italia». Il vicepremier, prosegue, «sta facendo un ottimo lavoro per il rilancio di Alitalia: creare una partnership tra
Fs e uno o più aziende partecipate dello Stato va in questa direzione». «Oggi - osserva Conte - la competitività dell'impresa
turistica è affidata alla possibilità di raggiungere le mete a costi accessibili e orari intelligenti. L'ingresso di Ferrovie,
in questo senso, permetterebbe ad esempio di lavorare al biglietto unico treno-aereo: un turista, quando arriva in Italia,
potrebbe spostarsi in tutto il Paese. Il nostro Paese è un'industria straordinaria per il turismo e per valorizzarla vogliamo
rendere efficiente e attrattivo il sistema di trasporto».
Di Maio: potrebbe nascere primo gruppo al mondo di trasporto integrato gomma-ferro-aria
Su Facebook Di Maio insiste sulla linea e scrive che « potrebbe nascere il primo gruppo al mondo di trasporto integrato gomma-ferro-aria».
Afferma che «il piano per Alitalia è sostenuto dal Capo del Governo e da tutte e due le forze politiche di maggioranza che
lavorano a un atto di indirizzo al Governo per rafforzare la linea del contratto per il “Governo del cambiamento”». Il percorso
potrebbe portare al 31 ottobre «con altri partner industriali che faranno di nuovo grande Alitalia, senza sprechi e senza
sperpero di soldi degli italiani, e lo Stato ci sarà con parte del prestito ponte». E chiarisce che l’obiettivo «non è “salvare”
la compagnia ma rilanciarla affinché torni a essere grande». Salvaguarderemo i livelli occupazionali e realizzando una politica
turistica integrata per l’Italia.
Escluse proroghe per il prestito ponte
Nell’intervista al Sole 24 Ore Di Maio chiarisce che nessuna proroga è prevista «per il prestito ponte da 900 milioni concesso dal precedente Governo e
che dovrebbe essere restituito da Alitalia entro il prossimo 10 dicembre». Importante il tema del prestito, perché «il ministero
dell’Economia convertirà in equity parte del prestito con cui coprirà la quota del 15% di partecipazione nella Newco». La
nuova società, secondo il progetto del ministro Di Maio, avrà una dotazione iniziale di due miliardi «che consente ad Alitalia
di tornare competitiva e di avere nuovo slancio. Una dotazione che le consente di emergere dalla linea di galleggiamento».
Per saperne di più:
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