Bio-on, quotata all’Aim su Borsa Italiana e attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, ha firmato un accordo con
il gruppo russo Taif Jsc che acquisterà una licenza per costruire nella Repubblica del Tatarstan il primo impianto della Federazione
Russa per la produzione di bioplastica PHAs, biodegradabile al 100%. L'intesa è stata firmata al Cremlino nell'ambito degli
incontri bilaterali Italia Russia, alla presenza del presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, e del presidente
del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, e segna un importante traguardo per la società italiana a quattro anni esatti dalla
quotazione alla Borsa di Milano avvenuta il 24 ottobre 2014 con il simbolo ON. La notizia dell’accordo ha spinto il titolo,
che nell’ultimo anno è salito di oltre il 100%, su guadagni superiori al 5% dopo il calo dell’ultimo mese (-6%).
Il valore complessivo dell'operazione annunciata oggi è di 17,6 milioni di euro (come anticipato alla presentazione dei dati semestrali). In particolare 5,6 milioni sono destinati alla licenza d'uso della tecnologia, esclusiva di Bio-on, per realizzare bioplastica PHAs ricavata da co-prodotti dell'industria saccarifera (produzione di zucchero da barbabietola); mentre 12 milioni sono destinati alla progettazione e fornitura di componenti dell'impianto su tecnologia proprietaria di Bio-on.
Taif Jsc, gruppo attivo nel settore petrolchimico tradizionale, investirà ulteriori 90 milioni di euro con l’obiettivo di costruire un sito produttivo da 10 mila tonnellate/anno espandibile in futuro a 20 mila tonnellate/anno. L'impianto, le cui attività di progettazione partiranno già dal prossimo mese, entrerà in funzione nel 2020. Con questo progetto i russi puntano ad aprire nuovi settori di sviluppo della plastica “verde” progettata da Bio-on, sia per applicazioni nei segmenti tradizionalmente serviti da plastiche di origine fossile sia in settori avanzati ad alto valore aggiunto.
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