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mediobanca e il leone

Generali, Nagel: i prezzi attuali non vanno bene per la vendita del 3%

Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca (Ansa)
Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca (Ansa)

«Ovviamente se il titolo» Generali «scende sotto certi livelli non è più interessante per noi vendere, non vendiamo registrando una minusvalenza, anche se devo dire che i nostri valori di carico e le nostre aspettative di prezzo non sono lontani anni luce dal prezzo attuale». Così l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha replicato a chi gli chiedeva se le attuali turbolenze di mercato rendono più complicata la prevista vendita del 3% delle Generali. «Il prezzo attuale non va bene, ma non deve raddoppiare per andare bene - ha ribadito -. Valuteremo non solo in base ai prezzi, ma anche per le alternative di impiego del capitale».

La vendita della quota, ha ricordato Nagel, «non è un passo obbligato, ma un passo opportuno per reinvestire il capitale in altre attività che hanno una maggiore aderenza al nostro programma industriale». «Se abbiamo opportunità da finanziare col capitale possiamo andare a paragonare il rendimento e le opportunità di crescere altrove alla plusvalenza più o meno grande da ottenere dalla vendita di Generali», ha concluso. Mediobanca ha previsto di vendere il 3% del Leone entro la fine dell'attuale piano industriale a giugno 2019.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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