Per ora nessun cambiamento alle nuove regole sui bagagli a mano introdotte da Ryanair e Wizz Air. Mentre l’Antitrust italiano chiede di rivedere tali regole le compagnie hanno fatto sapere di volere fare ricorso contro tale decisione. L’informativa con cui si chiedeva ai vettori di sospendere le tariffe aggiuntive previste per i bagagli a mano, è giunta giovedì sera alla vigilia dell’introduzione delle nuove regole.I vettori hanno cinque giorni di tempo per comunicare quali misure siano state introdotte per rispondere all’Antitrust.
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Ryanair ha fatto sapere di volere fare «immediatamente appello a questa decisione: non vi è alcuna giustificazione valida per un'autorità garante della concorrenza di emettere una decisione relativa alla sicurezza aerea o alla puntualità. Questa policy bagagli è trasparente e a vantaggio dei consumatori», si legge in una nota.
Stesso tenore per la low cost ungherese Wizz Air convinta che «la nuova politica sui bagagli - applicata in tutta la sua vasta rete di 142 destinazioni in 44 paesi - sia una politica del bagaglio trasparente e onesta che offre la più ampia scelta di bagagli per i propri clienti».
Secondo l’Antitrust che ha avviato il procedimento «chiedere di più per un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo, ovvero il bagaglio a mano, è una rappresentazione errata del vero prezzo del biglietto e danneggia il confronto dei costi tra i vettori, oltre a fuorviare i consumatori», ha scritto l’Authority in una nota mercoledì 31 ottobre, chiedendo «come misura di conservazione, la sospensione delle nuove polizze da parte delle compagnie aeree low cost Ryanair e Wizz Air».
Entrambe le società avevano deciso di autorizzare gratuitamente solo una piccola borsa che potesse essere collocata al di
sotto di un sedile di un aereo, provocando l'irritazione delle associazioni dei consumatori ad occuparsi della questione davanti
all'Autorità Antitrust. Oltre alle associazione dei consumatori italiane, Codacons e Altroconsumo, anche quella spagnola
Facua ha fatto una protesta simile a fine agosto con le autorità spagnole.
Ryanair ha annunciato la sua decisione il 24 agosto, dichiarando di voler ridurre i ritardi di imbarco. La mossa potrebbe consentire ai vettori di ruotare più spesso gli aeromobili o aumentare le entrate aggiuntive o risparmiare sui costi del carburante, che sono tutti fattori significativi nel modello di business di una compagnia aerea a basso costo.
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