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Tim va in rosso per 800 milioni con le svalutazioni e non centra…

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Tim va in rosso per 800 milioni con le svalutazioni e non centra l’obiettivo sul debito

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Telecom Italia svaluta l'avviamento e lancia un profit warning. Il consiglio Telecom, che si è prolungato fino alla tarda serata di giovedì, ha votato sulla perizia preparata dal professor Enrico Laghi, incaricato di condurre l'impairment test, che evidenziava una perdita di valore “durevole” di almeno 2 miliardi relativa al solo business italiano, nel contesto di un quadro competitivo peggiorato. Con due astensioni nelle fila di Vivendi e alla fine il voto favorevole anche dell'ad Amos Genish, che aveva cercato fino all'ultimo di rinviare, i conti sono stati rettificati. L'utile di 1,2 miliardi nei primi nove mesi si è trasformato in una perdita di 800 milioni dopo l'abbattimento degli avviamenti, scesi da 29 a 27 miliardi, mentre i ricavi si sono attestati a 14,2 miliardi.

Obiettivo sul debito mancato
La società ha avvisato che, a causa di uno scostamento negativo previsto sull'Ebitda di fine anno rispetto al budget, non sarà in grado di centrare l'obiettivo di ricondurre il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda a 2,7 volte entro fine anno. L'indebitamento netto si attestava a fine settembre a 25,19 miliardi.

Questione dell’ad non posta sul tavolo
La questione della fiducia sull'ad non sarebbe stata posta sul tavolo, come sembrava nell'aria , ed è stata rinviata anche la resa dei conti tra Vivendi e Elliott. Perlomeno, non sarà la nomina dei revisori a fornire la “scusa” ai francesi per una rimonta in cda, che li vede oggi in minoranza rispetto alla maggioranza di indipendenti espressa dal fondo Usa. È stato infatti deciso di rimandare la nomina dei revisori all'assemblea di bilancio di aprile e, se Vivendi vorrà porre la questione della governance prima di allora, dovrà chiedere un'assemblea ad hoc.

Vivendi all’attacco: gestione Elliott fallimentare
In un comunicato emesso in tardissima serata, Vivendi stigmatizza la decisione atipica di procedere con le svalutazioni in corso d'esercizio, «deplora» che non sia stata convocata l'assemblea per la nomina della società di revisione e rinnova l'attacco al fondo Elliott, accusato di essere responsabile dello stato di «disorganizzazione» in cui versa Telecom e dell'andamento depresso del titolo in Borsa. La media company che fa capo a Vincent Bolloré ribadisce peraltro il supporto a Genish.

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