Intesa Sanpaolo tenta l’affondo in Romania. Il gruppo italiano guidato dall’amministratore delegato Carlo Messina è in fase alla fase finali per acquisire il gruppo Banca Romaneasca. Intesa Sanpaolo è infatti stata selezionata assieme ad altri due gruppi nella short list finale dei potenziali acquirenti: gli altri due competitor sarebbero Eximbank e il private equity J.C. Flowers. Ora le offerte finali saranno a fine novembre e proprio Intesa Sanpaolo avrebbe buone chance di vittoria.
Escludendo Jc Flowers, che appare più indietro nei pronostici, sembra infatti una sfida tra la banca italiana ed Eximbank, istituto rumeno che avrebbe ingaggiato l’advisor Jp Morgan. Banca Romaneasca è una piccola banca ma potrebbe consentire a Intesa Sanpaolo di consolidare la propria quota nel Paese.
Lo scorso anno l’istituto rumeno ha registrato attività per 6,2 miliardi di RON (1,3 miliardi di euro), con una quota di mercato
dell'1,4%. A cedere Banca Romaneasca è la casa madre. National Bank of Greece, che ci aveva già provato ad inizio anno.
Intesa Sanpaolo è già ben presente in alcuni paesi dell'Europa dell'Est, anche se a differenza di Unicredit, non è in posizione di leadership: con una penetrazione in Croazia, Bosnia, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Albania, Serbia, Moldavia, Ucraina, Romania e Repubblica Ceca. La divisione di Intesa che si occupa dell'Europa dell’Est è la International subsidiary Banks (Isb) ed è guidata da Ignacio Jaquotot. A far propendere per un rafforzamento nell’Est Europa è la stima sui tassi di penetrazione bancaria, che sono molto più bassi che nell'Europa occidentale e quindi in grado di crescere con maggior velocità.
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