Andamento titoli
Vedi altroOvs in caduta libera giovedì a Piazza Affari all’indomani della diffusione dei conti dei primi nove mesi inferiori alle attese
e delle indicazioni sui numeri del quarto trimestre, che dovrebbero essere deludenti. I titoli sono entrati anche in asta
di volatilità. Il trend negativo prosegue anche nella giornata di venerdì. Da inizio anno le azioni perdono oltre l'80% del
proprio valore.
La società, mercoledì a mercati chiusi, ha diffuso i conti dei primi nove mesi, archiviati con vendite nette (escludendo il
sell-in a Sempione Fashion AG) pari a un miliardo, in flessione dell'1,4% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
La nota della società ha sottolineato che i conti del gruppo sono stati penalizzati dal clima e in particolare dall'eccezionale
caldo dei mesi di settembre ed ottobre. L'ebitda rettificato è stato di 104,1 milioni, in flessione del 24,5%, e il risultato
prima delle imposte rettificato di 51,2 milioni, in diminuzione del 44 per cento.
L'indebitamento finanziario netto rettificato si è attestato a 440,4 milioni. In più i vertici dell’azienda hanno lanciato l’allarme per i conti di fine anno, ritenendo estremamente difficile «un recupero delle performance perse nel terzo trimestre entro il termine dell’esercizio». Così in assenza di significativi cambi di tendenza «il quarto trimestre risulterà in contrazione rispetto al medesimo periodo del precedente anno».
La nota diffusa mercoledì in tarda serata ha anche rivelato che Ovs ha in corso interlocuzioni con le banche al fine di apportare
alcune modifiche all’attuale contratto di finanziamento in un’ottica di semplificazione e di maggiore flessibilità.
Gli analisti di Equita hanno commentato che i conti sono inferiori alle attese, soprattutto l’ebitda del terzo trimestre, crollato a 23 milioni, dai 45 milioni che avevano stimato gli esperti. Anche l’indebitamento è stato superiore alle attese, mentre i ricavi (343,6 milioni nel terzo trimestre) sono stati abbastanza in linea con le stime. Per altro, hanno sottolineato gli analisti, «la visibilità sul finale d’anno rimane molto bassa». Equita ha dunque tagliato le stime sull’ebitda 2018 del 21% da 180 a 141 milioni e del 35% quelle sull’utile netto da 86 a 56 milioni. A fine anno, secondo gli analisti, il debito si attesterà a 409 milioni, cosicché il rapporto con l’ebitda sarà attorno a 2,9 volte. «Rivediamo al ribasso a ‘Hold’ la raccomandazione su Ovs – hanno indicato gli analisti di Equita – riducendo il nostro multiplo target a 7 volte il rapporto tra prezzo e utili». Il target di prezzo viene dunque portato a 1,5 euro ritoccato dai precedenti 5 euro.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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