ll presidente di Pernigotti, Ahmet Toksoz, si è dimesso. Il nuovo presidente, come apprende Il Sole 24 Ore Radiocor, è il fratello Zafer, già amministratore delegato, nominato il 14 dicembre scorso, nel corso dell'assemblea dei soci. L'avvicendamento cade nel pieno delle manovre in corso sul destino dell'azienda dolciaria di Novi Ligure che la proprietà turca dei fratelli Toksoz ha annunciato di voler chiudere per avvalersi di produzioni altrove da mettere in commercio con lo storico marchio. Ad Ahmet, nel corso della riunione del cda successiva all’assemblea sono state conferite deleghe. Sono due le manifestazioni di interesse giunte finora.
C'è quella di Sperlari che è interessata non solo al marchio, ma anche all'acquisto dello stabilimento piemontese, con il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. E tra i pretendenti, come risulta a Radiocor, si fa largo adesso anche un fondo indiano che è seguito da uno studio del bergamasco. La proprietà turca ha individuato nella Sernet l'advisor per supportare l'azienda nel processo di reindustrializzazione del sito di Novi Ligure, che è la condizione richiesta dal Governo per avviare la Cassa integrazione nell'hub piemontese. Il prossimo incontro con l'Esecutivo è fissato per l'8 gennaio al ministero del Lavoro: in quell'occasione si valuterà se le condizioni per far partire gli ammortizzatori - già previsti per dicembre - siano mature. I rapporti tra Governo, parti sociali e proprietà si sono rivelati tesi in più di una circostanza per la riottosità della famiglia turca Toksoz a voler cedere il marchio, insieme con l'azienda. Scelta ritenuta inopportuna da Esecutivo e sindacati. Per quel che riguarda l’avvicendamento alla presidenza, l’azienda dice che il passaggio di testimone è stato deciso «per consentire una migliore gestione operativa», essendo l'ex presidente impegnato soprattutto all'estero.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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