«Oggi siamo in una fase di rallentamento mondiale dovuto alla competizione che si è creata tra Usa e Cina, che ha avuto un impatto significativo sulla Germania, che è il principale mercato di sbocco delle nostre esportazioni. Questo ha creato inevitabilmente un rallentamento della nostra crescita». Lo ha dichiarato l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, a margine di un convegno organizzato per presentare le iniziative dell'istituto nel sociale. «Credo però che nel corso dei prossimi mesi sarà inevitabile che venga creato un accordo tra Usa e Cina e quindi nella seconda parte del 2019 potrebbe esserci un'accelerazione della crescita» ha aggiunto.
Ci sono poi delle componenti che riguardano le aziende che sono più legate alla domanda interna che hanno avuto un rallentamento
probabilmente per l'impatto derivante dalla crescita dello spread e alcuni altri elementi di attenzione da parte delle famiglie,
ma credo che la manovra che è stata disegnata dal Governo certamente porterà diverse risorse nelle disponibilità delle famiglie.
Queste saranno investite nei consumi - ha proseguito Messina - e quindi anche sul fronte della domanda interna ci potrà essere
un'accelerazione della crescita». «Poi quanto potrà essere» di preciso la crescita del Pil nel 2019 «io non sono in grado
di dirlo» ha concluso. In particolare «il reddito di cittadinanza può
essere fatto meglio. Ma ora destiniamo le risorse a chi ha bisogno e poi pensiamo se bisogna migliorarlo». «Noi - ha aggiunto
- vogliamo fare le cose indipendentemente da quale governo è in carica».
A chi gli chiedeva se l'istituto intendesse accelerare lo smaltimento di crediti deteriorati, l’ad di Intesa ha risposto: «Assolutamente. Questa è una priorità della banca. Abbiamo già fatto tantissimo e siamo tornati a livelli che avevamo pre-crisi, ma sugli Npl faremo ancora di più e questo fa parte del nostro piano d'impresa». Così l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, replica a chi gli chiede .
Quanto ai dipendenti in esubero ha dichiarato: «Mi prendo l'impegno che le 4mila persone che sono in esubero rimarranno in Intesa Sanpaolo». Messina ha ricordato che già nel precedente piano d'impresa i 5mila esuberi dichiarati erano stati riassorbiti. Altri 5mila rientrano nel nuovo piano e, di questi, mille sono già stati ricollocati.
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