La Bce presto prenderà una decisione riguardo un possibile rinnovo dei finanziamenti agevolati al settore bancario (Tltro) ha fatto sapere il capo economista della banca, il belga Peter Praet, nel corso di una conferenza a Francoforte.
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Nei giorni scorsi un altro esponente del board della Banca centrale europea, il francese Benoit Coeuré, si era già espresso in questo senso. Le dichiarazioni degli esponenti Bce sono una prima conferma ufficiale circa l’ipotesi di un rinnovo del piano sempre ipotizzato ma mai ufficialmente confermato.
Praet ha lasciato intendere che già al prossimo direttivo della Bce in programma il prossimo 7 marzo si potrà parlare di Tltro anche se «non è scontato che sarà presa una decisione già in quella occasione». Praet ha fatto capire che i nuovi finanziamenti, qualora deliberati, potranno non essere alle stesse vantaggiose condizioni offerte in occasione dei precedenti piani. L’ultima tornata di finanziamenti agevolati prevedeva la possibilità per le banche di finanziarsi a tassi negativi presso la Bce fino al limite di -0,4% (il tasso ufficiale di deposito) il che, di fatto, implicava per gli istituti farsi pagare per finanziare l’economia.
La discussione sui parametri sui nuovi Tltro secondo Praet può essere «complicata» dal momento che dipende molto «dall’ammontare di stimolo che intendi dare o non dare all’economia».
Secondo indiscrezioni è pèossibile che la nuova tornata di finanziamenti agevolati alle banche sia a tasso variabile e non fisso come precedentemente avvenuto. È possibile inoltre che la durata sia inferiore agli attuali 4 anni.
La decisione circa il rinnovo del Tltro riguarda da vicino le banche italiane che, insieme alle spagnole, sono quelle che hanno aderito di più al piano. Oggi circa 250 dei 727 miliardi di finanziamenti in essere sono parcheggiati presso gli istituti italiani.
La prima scadenza per il rimborso di questi prestiti è fissata a giugno 2020. Il problema è che già un anno prima (dunque a giugno 2019) le banche non potranno più includere il 50% di questi finanziamenti in un particolare parametro dei loro bilanci (non obbligatorio) che misura la liquidità di lungo periodo: si tratta del cosiddetto «Net stable funding ratio». Per evitare che già dal giugno 2019 le banche di tutta Europa vedano questo coefficiente di stabilità erodersi, dovranno emettere nuove obbligazioni nei primi mesi del 2019 per rimpiazzare la parte di Tltro che uscirà dal parametro.
Il rinnovo dei piani di finanziamenti agevolati al settore bancario Ltro e Tltro sono potenzialmente in grado di attenuare la tensione sul rischio sovrano. Il 43% dei gestori obbligazionari intervistati da Bank of America Merrill Lynch si è detto convinto che la misura potrebbe avere un impatto positivo sugli spread dei Paesi periferici. Per il 24% invece l'impatto di un nuovo piano di finanziamenti agevolati alle banche è stato già scontato dai mercati mentre una quota del 9% si dice che convinta che porterà ad un aumento degli spread dei titoli periferici. Ad eccezione dei BTp, destinati comunque ad essere favoriti da una misura del genere.
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