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Riassetto torri con Vodafone mette il turbo in Borsa a Inwit e Tim

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L'Analisi |tlc

Riassetto torri con Vodafone mette il turbo in Borsa a Inwit e Tim

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Vola nell'ultima seduta della settimana a Piazza Affari il titolo di Inwit, che è arrivato a guadagnare anche più dell'11%, portandosi ai massimi storici, ovvero a livelli mai visti dalla quotazione nel 2015. Anche Telecom Italia corre ed è tra le migliori del FTSE MIB. Il tutto dopo l'avvio delle trattative tra Tim e Vodafone per valutare la condivisione degli apparati attivi e passivi 4G e 5G con l'obiettivo di creare un'unica società per le torri. Gli accordi sono considerati dagli analisti «molto interessanti», anche perché Inwit, controllata di Telecom e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, dovrà «proseguire con gli investimenti in Small Cells e fiber beckauling per lo sviluppo del 5G».

Per quanto riguarda il «patto delle torri», saranno valutati anche l'estensione dell'accordo di condivisione dell'infrastruttura passiva, passando dalle attuali 10mila torri condivise (45% della rete) a una copertura nazionale: il conferimento delle torri Vodafone in Inwit creerebbe infatti un colosso con 22mila torri dove spostare, se possibile, tutti gli apparati. Vodafone e Tim avranno il co-controllo, non ci sarà Opa e sarà necessario l'ok dell'Antitrust. Entro fine 2019 è atteso chiudersi almeno un progetto. «Assumendo il ran sharing 4G e 5G su tutte le 11mila torri di Inwit a un prezzo per Vodafone del 50% inferiore rispetto a quello attuale (circa 9mila euro su 5mila torri), stimiamo un Ebitda addizionale di 55 milioni e un recurring Fcf di 40 milioni, cioè una creazione di valore di 1,5 euro per azione», ha detto Equita, che si aspetta un «ulteriore upside se Inwit sviluppasse gli apparati attivi della rete 5G». Gli analisti hanno alzato del 27% il target di prezzo per la società a 8,1 euro per azione e il rating a «buy».

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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