Il cda uscente di Intesa Sanpaolo auspica che gli azionisti, nel definire le liste per il nuovo board e Comitato per il Controllo sulla Gestione della Banca valutino e propongano all’assemblea una «continuità di presenza, e quindi la riconferma, di un numero significativo di amministratori del consiglio e amministratori anche membri del comitato per il controllo sulla gestione».
È quanto si legge nel documento sulla composizione qualitativa e quantitativa del Cda in vista dell’assemblea del 30 aprile prossimo, in linea con quanto anticipato lo scorso 23 febbraio.
L’obiettivo, scrivono i consiglieri, è salvaguardare, «per una parte significativa, di solito non inferiore ai due terzi dei membri del consiglio in essere, il patrimonio di esperienze, di integrazione e di capacità di contributo, conseguito dal consiglio nel mandato trascorso».
Le liste per il rinnovo degli organi saranno depositate e rese pubbliche almeno 30 giorni prima della data dell’assemblea. Il cda uscente valuta nel numero complessivo di 19 consiglieri - compresi quindi i 5 membri del Comitato per il Controllo sulla Gestione - la dimensione quantitativa ottimale del futuro Cda. Il Consiglio si esprime inoltre a favore dell’opportunità che siano assicurate un’ampia diversità di genere e la diversificazione tra le fasce di età degli amministratori.
Il cda di Intesa Sanpaolo, inoltre, «ritiene di dover rappresentare agli azionisti, in ordine all’esigenza di poter assicurare la presenza di profili professionali di elevato standing, l’opportunità di valutare una revisione dei compensi previsti per i componenti del prossimo consiglio di amministrazione e del comitato per il controllo sulla gestione, tenuto conto delle responsabilità connesse allo svolgimento del ruolo, nonché dell'impegno di tempo particolarmente elevato richiesto e degli stringenti limiti posti all’assunzione di incarichi esterni».
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