I debiti finanziari netti della Juventus sono volati a 384,3 milioni a fine dicembre 2018, con un incremento di 74,5 milioni rispetto alla fine di giugno (+24,1%). È il principale effetto sui conti dell’operazione Cristiano Ronaldo, l’acquisto del fuoriclasse portoghese che è stato perfezionato il 10 luglio 2018 per un costo complessivo di 115 milioni circa, oltre allo stipendio del giocatore.
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Utile semestrale 7,5 milioni (-82,7%)
Le cifre sono contenute nella relazione semestrale approvata dal cda del club presieduto da Andrea Agnelli. Nel periodo dal
primo luglio al 31 dicembre 2018 la società di calcio dichiara un utile netto di 7,5 milioni, in calo dell’82,7% rispetto
ai 43,3 milioni ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente.
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Si riducono le plusvalenze da calciomercato
Il calo dei profitti è dovuto a un aumento dei costi superiore a quello dei ricavi e a un calo delle plusvalenze nette del
calciomercato estivo, pari a 43,7 milioni nel 2018 rispetto ai 74,08 milioni dell’estate 2017.
Aumentano stipendi e ammortamenti
I conti registrano anche l’incremento del costo del personale e degli ammortamenti sui calciatori, anche questi effetto soprattutto
dell’ingaggio di CR7. Nel semestre il costo del personale tesserato della Juventus è aumentato da 104,87 a 143,08 milioni,
l’onere per gli ammortamenti dei calciatori è aumentato da 53,58 a 78,33 milioni. Secondo dati riportati sulla stampa, mai
smentiti né confermati dalla Juventus, Ronaldo riceve uno stipendio netto di 31 milioni netti a stagione (per quattro anni),
pari a un costo lordo di 60 milioni all’anno per la società.
Nei ricavi il bonus Adidas
I ricavi del club, esclusi i proventi da gestione diritti calciatori (pari in totale a 58,91 milioni), sono saliti a 271,31
milioni, rispetto ai 213,75 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Tra i ricavi è contabilizzato anche il bonus
addizionale di 15 milioni riconosciuto per questa stagione dall’Adidas per il rinnovo del contratto di sponsorizzazione della
maglia (che scatterà da luglio), “interamente incassato nel primo semestre dell’esercizio” in corso.
Considerando anche le plusvalenze e i proventi da cessione calciatori la società dichiara ricavi complessivi pari a 330,2 milioni, rispetto ai 290,59 milioni del periodo di raffronto. Alle plusvalenze del claciomercato si sommano i proventi derivanti da cessioni temporanee di calciatori, pari a 26,9 milioni.
Nel mercato di gennaio 36,8 milioni di plusvalenze
Nel mercato di gennaio 2019 il club ha fatto altre operazioni di cessione di giocatori, da cui derivano plusvalenze nette
per 36,8 milioni. Queste non sono calcolate nei conti del semestre ma saranno recepite nel bilancio annuale, previsto in perdita.
Bilancio 2019 previsto in perdita
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 è pari a 79,5 milioni, in crescita rispetto ai 72 milioni del 30 giugno per effetto
dell’utile semestrale. Per la conclusione dell’esercizio a giugno 2019 la società conferma la previsione di un risultato negativo.
“L’esercizio 2018-2019, attualmente previsto in perdita, sarà come di consueto fortemente influenzato dall’andamento dei risultati
sportivi ed in particolare della Uefa Champions League”.
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