Tesla (-7,7% il titolo a Wall Street) ha introdotto una versione più economica della Model 3. Si tratta di una variante con batteria depotenziata e allestimento semplificato della due volumi che, annunciata tre anni fa, è arrivata sul mercato in ritardo a prezzi ben più alti dei 35mila dollari annunciati al momento del lancio (e per la quale sono stati raccolti gli ordini iniziali). Ricordiamo che la Model 3 è in vendita da qualche mese anche in Italia con un prezzo di listino che parte da 60mila euro. La nuova versione low-cost di questa media elettrica premium californiana arriverà anche nel nostro paese e nel vecchio continente con un listino stimato in almeno 40/45 mila euro. Il titolo ha reagito male a Wall Street: gli analisti esprimono preoccupazioni sull’impatto che il nuovo modello avrà sui margini e leggono la strategia come segno di debolezza.
La mossa di Tesla serve per contrastare le elettriche di fascia media degli altri costruttori gia in vendita (Kia e-Niro, Chevrolet Bolt, Hyundai Ionic, Nissan Leaf) e quelle in arrivo come la gamma Volkswagen I.D. e le altre sorelle del gruppo tedesco. La nuova versione da 35.000 dollari, con tettuccio di vetro, offre una autonomia media di 354 chilometri, una velocità massima di 209 km all'ora e scatta da zero a 60 miglia in 5,6 secondi. Con 2.000 dollari in più, Tesla offre una variante con una capacità di percorrenza di 386 chilometri e una velocità massima di 225 chilometri all’ora e optional come i sedili riscaldati.
Per Tesla è anche imperativo abbattere le spese. Al fine di ridurre i costi operativi del 5-6%, le vendite del gruppo verranno realizzate solo online e i clienti avranno una settimana per cambiare idea e restituire le vetture comprate se non ne sono soddisfatti. Il Ceo Elon Musk ha escluso che il primo trimestre sia in utile per il gruppo, smentendo la nota della società dello scorso mese che prevedeva un piccolo profitto. «Sono successe molte cose nel primo trimestre- ha detto Musk - abbiamo avuto oneri una tantum e diversi problemi sui mercati di Europa e Cina. Per questo non ci aspettiamo di essere profittevoli nel primo, ma nel secondo trimestre sì».
Concessionari addio?
Le vendite solo online rappresentano una drastica svolta per l'azienda che aveva scommesso sui suoi punti vendita al dettaglio.
Nel giugno 2017, Musk si era impegnato ad aumentare il numero di negozi.
Nel quarto trimestre, Tesla ha dichiarato di aver recentemente aperto 27 nuovi negozi, portando a 378 il numero totale di
punti vendita e centri di assistenza. La maggior parte chiuderà: resteranno solo alcuni «flagship stores» in luoghi turistici
e molto frequentati nei centri urbani. «Non c’è altro modo per ottenere i risparmi previsti», ha ammesso Musk.
È la terza volta quest'anno che Tesla abbassa il prezzo della Model 3, che recentemente era ancora venduta a 42.900 dollari in media (60mila in Europa).
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«Tesla - commenta Mike Ramsey, consulente automobilistico di Gartner - è stata un pioniere delle vendite dirette ai consumatori e i negozi sono sempre stati più un veicolo promozionale che un vero e proprio canale di vendita . La chiusura dei negozi dunque non è così folle; il vero problema per Tesla è la loro capacità di garantire i servizi post-vendita».
Il passaggio alle vendite online-only creerà ulteriori contrasti con i concessionari statunitensi, da anni determinati a combattere
gli sforzi di Tesla per vendere direttamente ai clienti attraverso i negozi di proprietà dell'azienda. Per più di 100 anni,
i produttori di auto hanno fatto affidamento su una rete di concessionari in franchising per vendere i loro veicoli in tutti
gli Stati Uniti.
Questi concessionari hanno accumulato un grande potere e influenza sui politici locali, e Tesla ha trascorso anni a lottare per eludere questo passaggio e vendere direttamente ai consumatori.
Tesla e la concorrenza
La casa di Elon Musk, pioniera dell'auto elettrica di lusso sta subendo una concorrenza sempre più agguerrita nelle vetture
a ioni di litio a lunga autonomia. Una competizione dal basso (Nissan Leaf II, l'elettrica più vendita al mondo e Cehvrolet
Bolt) e soprattutto dall'alto, perché la sua best seller, la Model S, mostra tutti i suoi sei anni di vita e i concorrenti
tedeschi hanno schierato una raffica di novità, full electric, che sembrano mettere in un angolo le proposte del brand californiano.
E tra i concorrenti c’è ora anche Volvo che sotto il brand Polestar ha appena svelato la Polestar 2, una compatta che sembra mettere proprio la Model 3 nel mirino, mentre Audi è pronta a svelare un suv compatto elettrico
e Porsche ha annunciato una Macan full electric.
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Quella dell'auto elettrica è infatti una rivoluzione che è partita principalmente all'alto, dalla categoria premium. Già, perché i modelli più recenti in vendita o in arrivo a breve sono tutti appartenenti all'alto di gamma. I loro nomi: Audi e-tron, Mercedes EQC, Porsche Taycan (che rischia di essere la madre di tutte le anti-Tesla) e Jaguar I-Pace. Ora Tesla tenta di rimediare sulla gamma media dove si annuncia uno scontro competitivo titanico abbassando i prezzi della Model 3. Del resto nel mercato delle elettriche per tutti è entrata anche Peugeot con la nuova 208, mentre Nissan ha da poco lanciato una versione potenziata della Leaf .
La Model 3 in Italia
Si parte da una “entry level” Mid Range con un'autonomia di 420 km, accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi e una velocità
di punta di 201 km/h che negli USA è proposta a 41.700 dollari, pari a poco meno di 40.000 euro (ma la conversione non ha
molto senso in pratica). A seguire si aggiunge la versione Dual Motor a trazione integrale con batteria che garantisce un'autonomia
di 500 km, scatta da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi ed ha una velocità massima è di 233 km/h. Il prezzo americano della Dual
Mode è di 48.700 dollari, pari a poco più di 43.000 euro.
La terza versione è quella di punta, la Performance, che dichiara uno 0-100 km/h in 3,3 secondi e tocca i 250 km/h con un'autonomia che è sempre di 500 km d'autonomia e costa negli Usa 60mia dollari, equivalenti a poco meno di 53.000 euro.
Di serie tutte le Model 3 propongono sedili riscaldabili e regolabili elettricamente oltre che rivestiti di eco pelle di colore nero. A seconda dell'allestimento, invece, sono disponibili anche cerchi di lega da 19”, mentre sulla top di gamma, la Performance, sono di serie quelli da 20”. Per ogni versione, infine, sono previste cinque diverse tonalità di colori per la carrozzeria a partire dal nero, al rosso, ma anche il bianco e il grigio e il blu. Lunga la lista delle dotazioni opzionali come si conviene ad un'auto premium qual è la nuova Tesla Model 3.
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