La seconda Polestar, il marchio di modelli elettrificati di Volvo dimostra di voler partire dagli stessi concetti stilistici della Polestar 1 proponendo, tuttavia, a differenza del primo modello, un coupé, oltre alla configurazione a tre volumi un'unità motrice “full electric”.
Fra le “chicche” della nuova Polestar la possibilità di aprire le porte avvicinandosi alla vettura e con in tasca lo smartphone: il sistema Bluetooth, infatti, con undici antenne è in gradii di riconosce il telefono del proprietario, consentendogli di accedere all'auto senza dovere utilizzare la chiave o altro. A dire il vero, inoltre, la Polestar 2 non dispone di un vero e proprio pulsante d'accensione: chi è alla guida non deve fare altro che sedersi sul sedile e il sistema avvia l'auto.
Ma la nuova Polestar 2 è anche attenta all'ambiente: di serie, infatti, sono previsti degli interni “vegani”, visto che sono stati realizzati senza materie animali. In aggiunta, poi, dei nuovi materiali appositamente sviluppati, hanno permesso di ridurre di 8 kg il peso delle sellerie interne.
Tutti dettagli che giustificano l'ambizioso obiettivo della prima Polestar a tre volumi che, però, sembra strizzare l'occhio anche ai crossover, vista l'altezza da terra. La “2”, infatti si offre come alternativa più accessibile alla Tesla Model 3 visto che se al momento del lancio nel 2020 sarà disponibile soltanto nella versione top di gamma, la Launch Edition ad un prezzo di 59.900 euro, più o meno allineato a quello della Model 3, nel 2021, però, arriverà anche la variante più economica con un prezzo a partire da 39.900 euro.
E veniamo al powertrain elettrico della Polestar 2 che si avvale di due motori, uno per asse in grado di sviluppare complessivamente 408 cv di potenza massima e 660 Nm di coppia, più che sufficienti per fare accelerare la vettura da 0 a 100 kmh in meno di 5 secondi. In aggiunta la versione Long Range dispone di una batteria da 78 kWh che consentirà un'autonomia vicina ai 500 km. A richiesta, invece, sarà disponibile anche una sorta di Performance Pack che aggiunge alla dotazione dei cerchi forgiati da 20”, un impianto frenante Brembo e degli ammortizzatori sportivi Ohlins.
Sono 27 i diversi moduli alla base della formulazione della batteria tutti sistemati nel fondo della vettura. Il telaio, invece, è quello di tipo modulare, Cma, già utilizzato da diversi modelli sia di Volvo che dell'affiliata Lynk & Co espressione dei cinesi di Geely, proprietari del marchio svedese.
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