Diciassette filiali in Italia, una in Spagna a Bilbao (con uffici a Madrid e Barcellona), 42.500 soci, 70 milioni di euro di capitale sociale, impieghi per 916 milioni e una raccolta di risparmio per un miliardo e mezzo di euro.
Banca Etica compie i suoi (primi) 20 anni: l’8 marzo 1999 apriva il primo sportello a Padova e ancora oggi è l’unico istituto di credito italiano interamente dedito alla finanza etica: significa che - oltre a indirizzare il credito esclusivamente verso progetti a impatto sociale e ambientale positivo - «presta grande attenzione alla trasparenza verso i clienti, che possono sempre verificare sul sito della banca quali realtà vengono finanziate con i loro risparmi; si è dotata di regole chiare per la governance prevedendo limiti di mandati per i componenti del Cda e tetti agli stipendi dei manager. Non esiste maxi-bonus: lo stipendio più alto non può superare di più di sei volte lo stipendio inferiore», spiegano nel quartier generale padovano all’angolo tra vicolo Cairoli e corso del Popolo.
La giornata celebrativa è all’insegna delle testimonianze di realtà socie e clienti - come il Consorzio Arcobaleno di Camposampiero (PD), il Riò Tera dei Pensieri, che a Venezia offre opportunità di lavoro e reinserimento sociale ai detenuti del carcere di Venezia, e il Centro Moda Polesano di Stienta (Rovigo), l’ultimo esempio veneto di workers buy out tutto al femminile, nato dalla crisi della Cooperativa Polesana Abbigliamento (Capa) grazie alla volontà di 22 ex lavoratrici fra i 26 e i 60 anni altrimenti destinate alla disoccupazione: una scommessa sostenuta attraverso l’anticipo della Naspi (per oltre 270mila euro), cui si affianca il sostegno di Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop intervenuto con un finanziamento di 80mila euro, e di Banca Popolare Etica, che ha creduto nel progetto mettendo a disposizione una linea di fido di 200mila euro per garantire la disponibilità di liquidità all’impresa.
Per i 20 anni di Banca Etica è stata organizzata anche una mostra fotografica - Bella Impresa! - che racconta le aziende recuperate dai lavoratori. La banca cooperativa è di proprietà di oltre 42mila soci, per l’83% persone fisiche e per il 17% organizzazioni (tra cui enti pubblici, parrocchie, società cooperative; ditte individuali; imprese sociali; etc.). Banca Etica finanzia progetti in settori strategici per la crescita economica sostenibile e solidale dell’Italia: cooperazione e innovazione sociale; profit responsabile; tutela dell’ambiente; qualità della vita, cultura e sport; cooperazione internazionale.
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