L’ipotesi di un’alleanza tra Fca e Psa diventa sempre più reale. Dopo l’apertura al Salone di Ginevra su nuove partnership da parte dei rispettivi amministratori delegati, Mike Manley e Carlos Tavares e la conferma arrivata direttamente da Robert Peugeot prima dell’estate, ora l’operazione si fa sempre più realistica. Come riportato da persone informate raggiunte dal Wall Street Journal, un accordo che potrebbe creare un gigante automobilistico da 50 miliardi di dollari (45 miliardi di euro) in termini di capitalizzazione di Borsa.
Saltata l’operazione di fusione con Renault, decisione ha portato all’interno dell’Alleanza una lungo strascico di conseguenze, ora Fca e Psa sono sempre più vicine.
Obiettivo oltre 8 milioni di veicoli all’anno
Lo scenario di un’alleanza tra Fca e Psa posizionerebbe l’inedito gruppo a guadagnare la quarta posizione a livello mondiale
dopo Volkswagen, Toyota e Renault Nissan Alliance. Nel 2018 Fca ha chiuso con 4.840.664 veicoli, contro i 4.125.683 di Psa. In totale gli 8.966.347 li posizionerebbero sopra
a General Motors ferma a 8.786.987. Nel lontano 2012 Sergio Marchionne aveva annunciato un obiettivo futuro di 8/10 milioni di veicoli all’anno cifra necessaria per la sopravvivenza dei grandi
gruppi.
Piattaforme condivise a partire dalle compatte
A una prima analisi la fusione di marchi come Peugeot e Citroën con Fiat farebbe pensare a una forte sovrapposizione. In realtà
l’accordo si tradurrebbe in un’iniezione di tecnologia per tutti e due i gruppi, a partire dallo sviluppo delle compatte.
Ad oggi Psa ha investito sulla piattaforma modulare Cmp, quella della nuova 208 e base perfetta per un’ipotetica Punto. Sulle segmento A il marchio italiano domina l’Europa con 500 e Panda e qui ne trarrebbe
vantaggio il gruppo transalpino, come nel caso dei modelli a trazione integrale grazie al know-how di Jeep.
Per Fca un guadagno sull’elettrificazione
Altro punto fondamentale della possibile alleanza tra Psa e Fca arriverebbe sul fronte dell’elettrificazione. A oggi il gruppo
transalpino è in vantaggio in materia di auto a zero emissioni, a partire dalla piattaforma Cmp utilizzata anche per i modelli elettrici Peugeot 208 e DS 3 E-Tense.
Fca al momento non ha ancora mostrato le sue carte in materia di modelli privi di motori termici, in attesa del debutto della 500 elettrica. I vantaggi arriverebbero anche sui modelli plug-in, ovvero ibridi con ricarica alla spina.
Psa, nel continente americano con Fca
Se Fca potrebbe avere un vantaggio sul fronte delle tecnologie a disposizione, Psa nell’alleanza vede la porta di accesso
principale al mercato americano. Meno di un mese fa il gruppo francese ha dato l’annuncio del ritorno del brand Peugeot negli
Stati Uniti con tempistiche di commercializzazione al 2026. Avendo al suo fianco marchi come Jeep e Chrysler, l’operazione
potrebbe richiedere tempi più brevi e soprattutto garantire migliori risultati.
Altro vantaggio per Psa arriverebbe dalle vendite in America Latina, dove nel 2018 ha venduto 175mila vetture contro le 566mila di Fca. Il marchio guidato da Manley domina in Brasile e potrebbe condividere con Psa modelli fondamentali a livello mondiale a partire dai pick-up.
Fca, l’alleanza sarebbe un passaporto per la Cina
Cambiando emisfero l’ipotetica alleanza aprirebbe il mercato cinese a Fca. Infatti la partnership con il costruttore di auto
cinese Dongfeng Motor Group ha portato Psa a ottenere migliori risultati nel Paese asiatico, diventato fondamentale per ogni
gruppo automobilistico.
In Cina il 2018 è stato complicato per il gruppo francese ma sono in arrivo molte novità anche in materia di elettrico. Fca
potrebbe approfittare della joint-venture con Dongfeng Motor Group per conquistare quote di mercato. Altro sbocco per il gruppo
italo americano sarebbe l’Africa del Nord (dove Psa svetta al confronto) e in India grazie alla recente decisione di Citroën.
L’ipotesi Hyundai e Jaguar Land Rover
La notizia di un probabile accordo tra i due gruppi metterebbe la parola fine ad altre possibili alleane e scenari possibili.
Le parole di Robert Peugeot hanno aperto nuovi scenari ma le variabili sono ancora tante. Oltre a rientrare nel campo delle
ipotesi, entrambi i gruppi guardano con interesse anche ad altre partnership.
Da una parte Fca ha bisogno di un’alleanza forte soprattutto sul fronte delle tecnologie e Hyundai, proprio per questo motivo, resta uno dei nomi più interessanti . Infatti il quinto costruttore al mondo dispone di gamma di modelli e piattaforme complete comprendenti modelli elettrici e a celle combustibili.
Dall’altra parte, tra i possibili alleati di Psa, troviamo Jaguar Land Rover. Il gruppo britannico è in forte difficoltà nonostante l’iniezione di capitali e di nuovi modelli arrivati dopo l’acquisizione da parte di Tata Motors. Nonostante lo stato di salute incerto, porterebbe contenuti premium all’interno del gruppo francese.
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