Crollo alla Borsa di Copenaghen per Bang & Olufsen, dopo che il celebre produttore di dispositivi audio-video di lusso ha tagliato le prospettive per il 2019 e stoppato il suo piano di buyback. Il titolo ha perso sulla piazza danese circa un quarto del suo valore, cedendo oltre il 25% a 60 corone danesi (un valore intorno a 8 euro). Le vendite si sono moltiplicate dopo che la società ha previsto un calo del 10% delle entrate nel corso del 2019, spiegando di non poter più mantenere i suoi attuali target triennali (a loro volta tagliati pochi mesi fa).
Tra i problemi principali c’è il brusco calo delle vendite di televisori, che mettono in pericolo gli sforzi di risanamento dell'ad Henrik Clausen. La società ha tagliato le sue prospettive dopo che l'utile operativo del terzo trimestre è sceso del 39%. Bang & Olufsen sta faticando a vendere i suoi televisori BeoVision Eclipse di fascia alta da 15mila dollari, visto che i consumatori riescono a trovare sistemi più economici con una qualità simile. Il produttore di sistemi hi-fi, apprezzato dagli appassionati di design, è inciampato sui cambiamenti epocali avvenuti nell'elettronica di consumo, che hanno mandato in soffitta Tv classiche e lettori Cd. «La dolorosa lezione che abbiamo imparato negli ultimi trimestri è che ci vorrà del tempo» è l’amara conclusione di Clausen, che spiega di aver sovrastimato la rapidità con cui la società sarebbe stata in grado di cambiare la propria rete di distribuzione. E poi ha ammesso che non si aspettava un calo delle entrate delle vendite Tv. Il crollo è un duro colpo per il maggiore azionista di Bang & Olufsen, Sparkle Roll Group, che detiene circa il 15% delle quote. La holding è controllata dal miliardario cinese Qi Jianhong.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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