Da pochi locali hipster a New York e San Francisco, ai fast food di Burger King. La carne 2.0 di origine vegetale geneticamente modificata di Impossible Foods -partendo da un composto di soia (heme), lieviti e proteine del grano, delle patate e l'olio di cocco- è stata inserita come opzione vegana dei famosi panini, i Whopper.
Tra le foglie di insalata, cetrolini, maionese, fette di cipolla e pomodoro, inizialmente in soli 59 locali a St. Louis in Missouri, i frequentatori della catena possono dunque dal 1 aprile assaporare anche il medaglione che sfrigola, sembra carne, ma non lo è.
La startup californiana che aveva già presentato il rinnovato prodotto al Ces di Las Vegas e iniziata la distribuzione nei ristoranti Cheesecake Factory e White Castle, ora fa il grande passo con l’alleanza con Burger
King. Ed è caccia di nuove risorse per implementare il business.
La società, racconta il Financial Times, ha presentato una richiesta di finanziamento alla SEC per una somma sconosciuta. L'attuale investitore il fondo Temasek, che è sostenuto dal governo di Singapore, investirà 75 milioni di dollari, e la scommessa è che ne raccolga un 1 miliardo. Il business è in gran fermento. La rivale di Impossible, nel mercato delle alternative di carne, è Beyond Meat che si sta preparando per una IPO e ad espandersi a livello internazionale.
Anche se la distribuzione e la vendita di prodotti a base di proteine vegetali è ancora una nicchia rispetto a quello della carne, le vendite di cibi proteici e veggie stanno crescendo rapidamente, attraendo i consumatori che vogliono ridurre l'assunzione di proteine animali sia per stare meglio in salute, sia per ragioni ambientali.
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