È il giorno dei bilanci e dei saluti, per Giuseppe Guzzetti. Il presidente della Fondazione Cariplo lascia l'incarico dopo un impegno durato 22 anni. E per l'occasione l'Ente lombardo ha organizzato un evento che questa mattina ha chiamato a raccolta 1.800 invitati nella cornice della Scala di Milano.
Nella conferenza stampa che ha preceduto l'evento, Guzzetti ha ricordato i risultati raggiunti dall'ente filantropico milanese, che negli ultimi due decenni ha finanziato quasi 25mila progetti per un totale di 3 miliardi di euro. «Bisogna dare risposte ai problemi sociali e non giocare con la paura», ha detto il numero uno dell'Acri, anche perchè «la paura è l'inizio della dittatura», ha aggiunto richiamando le parole espresse recentemente da papa Francesco.
Guzzetti ha poi sottolineato l'impegno di Cariplo sul fronte del welfare e dei servizi alla persona, dai bambini agli anziani, all'housing sociale. Nessuna anticipazione sul nome del futuro presidente ma l'assicurazione che «il dopo Guzzetti sarà meglio del Guzzetti».
La conferenza stampa è stata poi l'occasione per ribadire la sua fiducia al ceo di Intesa, Carlo Messina («una scelta vincente, e uno dei banchieri migliori al mondo») e la sua stima a Giovanni Bazoli.
L'evento ha visto i saluti del sindaco, Beppe Sala, e del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che hanno ricordato
l'importanza del ruolo di Guzzetti per il territorio e lo sviluppo di Milano e della Lombardia.
Nel parterre il gotha della finanza, delle fondazioni bancarie, del mondo politico-sociale milanese e lombardo, e non solo come l'ex premier Romano Prodi. Tra i presenti in platea, i vertici al completo di Intesa, a partire dal presidente emerito di Intesa, Giovanni Bazoli, il presidente Gian Maria Gros-Pietro e il ceo Carlo Messina. A porgere i saluti a Guzzetti anche il presidente di Cdp Massimo Tononi e l'ex vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona.
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