Tutti i siti del gruppo Mediobanca sono tornati online nella mattinata odierna. Già intorno a mezzanotte si erano intravisti segnali di ripristino, ma la normalità è stata raggiunta stamattina intorno alle 7:10. I vari portali, da CheBanca! a Mediobanca, fino a Compass e Mbres, sono di nuovo operativi. Sulla pagina Facebook di CheBanca è stato postato il seguente messaggio: «Tutti i nostri canali hanno ripreso a funzionare regolarmente. Ci scusiamo nuovamente per il disagio». Ancora ignote le cause del disservizio durato circa 24 ore.
Un mese fa era toccato al gruppo BNL BNP Paribas: sito e app offline per quasi due giorni e utenti furibondi. Lunedì, invece,
i servizi di home banking sono andati fuori uso per gli utenti di Mediobanca e della controllata retail CheBanca!. Inutile
cercare di accedere ai siti, e anche la navigazione da app non dava segnali.
Il tutto è cominciato nella mattinata di lunedì, con i servizi online delle due banche che sono crollati contemporaneamente.
Segno evidente che le due infrastrutture, per quanto diverse, girano sugli stessi server. E proprio il server, dunque, potrebbe
essere alla base dei problemi verificatisi.
Col passare dei minuti e delle ore, gli utenti hanno preso d’assalto le pagine social delle due banche e i call center. Un
primo post pubblico è comparso sulla pagina Facebook di CheBanca! intorno alle 14: «Stiamo lavorando per risolvere i problemi
tecnici che si stanno verificando sui nostri canali. Ci scusiamo per il disagio». Intorno alle 18 è arrivato un aggiornamento
poco incoraggiante: «I problemi tecnici riscontrati su tutti i nostri canali sono in gestione. Vi aggiorneremo non appena
l'operatività verrà ripristinata. Nel caso in cui abbiate necessità di bloccare le carte, i contatti sono disponibili su http://update.chebanca.it».
Entrambi i post sono stati subissati da commenti di utenti alla ricerca di risposte.
Per i più fortunati che sono riusciti a mettersi in contatto coi call center, le risposte sono state simili. Perché anche
gli operatori dall'altra parte della cornetta si sono trovati nella medesima situazione di offline. Non ci sarebbero stati
problemi, invece, relativamente a prelievi agli sportelli e utilizzo delle varie carte.
Una storia molto simile, dicevamo, a quella già vista il 7 aprile scorso con BNL BNP Paribas (e con la virtuale del gruppo
Hello Bank!). Anche in quel caso, il blackout durò oltre un giorno, rendendo del tutto vane le azioni di accesso al sito web
o ai servizi via app.
Attacco hacker improbabile
In casi come questi, il primo pensiero va ad un attacco informatico. Nel caso di BNL non si è verificato. Anche perché, grazie
al nuovo regolamento europeo sui dati personali, un data breach oggi va comunicato per tempo. L'articolo 33 del GDPR, infatti,
impone di notificare la violazione all'autorità di controllo entro 72 ore dal momento in cui ne viene a conoscenza. A quanto
pare, anche il blackout del gruppo Mediobanca non sarebbe riconducibile ad un attacco hacker, ma ad un malfunzionamento della
macchina.
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