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Dieselgate, Fca patteggia 110 milioni di dollari con investitori Usa

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causa archiviata

Dieselgate, Fca patteggia 110 milioni di dollari con investitori Usa

Fiat Chrysler Automobiles ha pagato 110 milioni di dollari in contanti per archiviare una causa legale con la quale il gruppo era stato accusato di avere fuorviato gli investitori americani sulle emissioni diesel in eccesso e, di conseguenza, di non avere rispettato leggi finanziarie federali. L'azienda italo-americana si è detta “soddisfatta” di avere raggiunto una “soluzione amichevole”. E ha aggiunto che “continua a negare con forza le accuse avanzate in questa causa”. Per Fca, il valore del patteggiamento - che deve essere confermato da un giudice di New York - “è totalmente coperto dall'assicurazione dell'azienda”.

Stando a documenti di tribunale, Fca ha prodotto oltre 3,5 milioni di pagine di documenti. Con una class action, gli investitori denunciarono l'azienda nel 2015 a New York, sostenendo che erano stati fuorviati dal fatto che il gruppo avesse detto di rispettare le norme sulla sicurezza. Gli investitori hanno sostenuto di avere perso denaro (con il calo del valore dei titoli Fca nei loro portafogli) quando poi nel 2015 Fca patteggiò con la National Highway Traffic Safety Administration - ente preposto alla sicurezza delle strade e parte del dipartimento dei Trasporti - per non avere completato in modo corretto 23 richiami riguardanti oltre 11 milioni di veicoli. L'azienda versò 105 milioni di multa, annunciò ulteriori richiami e accordò il riacquisto di migliaia di vetture.

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