Andamento titoli
Vedi altroChiusura positiva per le Borse europee, nonostante l’andamento incerto di Wall Street dove va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali. I listini, dopo una partenza sotto tono, hanno allungato il passo beneficiando anche del dato sull’inflazione europea, che a marzo ha rallentato il passo attestandosi all’1,4% annuo rispetto all’1,5% del mese precedente. Gli investitori si interrogano se a questo punto la Bce interverrà con nuovi strumenti per supportare l’andamento dei prezzi al consumo verso il target ideale del 2%. Milano ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,37%, con l’indice FTSE MIBstabile sopra i 22mila punti, come non succedeva da fine luglio. Lo spread è migliorato a 253,4 punti.
Dati cinesi e inflazione europea sotto la lente degli investitori
Le Borse europee sono partite sotto tono, nonostante i buoni dati pubblicati in Cina, dove il Pil del primo trimestre, salendo del 6,4%, ha battuto le attese degli analisti. E’ andata molto bene anche la produzione
industriale della Repubblica Popolare, balzata in avanti dell’8,5% a marzo.
In più le vendite al dettaglio sono migliorate dell’8,7% nei primi tre mesi). I listini, comunque, hanno allungato il passo
dopo che Eurostat ha certificato che l’inflazione europea di marzo ha rallentato il passo, registrando una variazione annua
dell’1,4% contro l’1,5% del mese prima. Proprio la scorsa settimana il numero uno dell’Eurotower, Mario Draghi, aveva dichiarato
che «un ampio grado di politica monetaria accomodante resta necessario per salvaguardare le condizioni favorevoli di finanziamento
e per sostenere l'espansione economica, garantendo di conseguenza che l'inflazione resti su una strada che porti a un livello
inferiore, ma vicino al 2% nel medio termine». Gli investitori si interrogano se la Bce scenderà in campo con ulteriori elementi
a sostegno della congiuntura. Oltreoeano, intanto, va avanti la stagione delle trimestrali . In più oggi è emerso che la
bilancia commerciale degli Stati Uniti è andata meglio delle attese, con il deficit di febbraio che si è ridotto del 3,4%,
portandosi a 49,38 miliardi di dollari.
Nel dettaglio le esportazioni sono salite dell'1,1% su gennaio a 209,69 miliardi di dollari; registrando il passo più veloce
da settembre. Le esportazioni di servizi hanno raggiunto un record pari a 70,14 miliardi. Le importazioni sono aumentate dello
0,2% a 259,07 miliardi sulla scia di beni al consumo e smartphone. A febbraio il deficit Usa in beni nei confronti della Cina,
che nel 2018 è stato il partner commerciale più grande per la nazione americana, è sceso del 9,3% mensile a 30,12 miliardi.
A Milano crolla la Juve, in rialzo Fca nonostante calo vendite in Europa
A Piazza Affari le azioni dellaJuventus Fc hanno catalizzato l’attenzione, con i titoli in picchiata del 17,6% all’indomani della sconfitta inferta dall’Ajax e che
ha fatto sfumare il sogno della Champions League per i bianco-neri. Oltre alla delusione per il risultato sportivo, la squadra, non accedendo alla semifinale, rinuncia a incassare ulteriori 13,5 milioni di euro circa, senza considerare gli incassi
al botteghino. Così il giro d'affari per la Champions si ferma a 94,1 milioni di euro. Della galassia Agnelli hanno perso
quota anche le Ferrari (-0,7%), le Cnh Industrial (-0,98%) e le Exor (-0,26%).Fiat Chrysler Automobilesè invece salita dell'1,77%, nonostante i brutti dati sulle immatricolazioni europee di marzo. Secondo le rilevazioni di Acea,
la casa auto ha accusato un calo delle vendite dell’11,9%, facendo peggio del mercato che invece ha registrato un calo annuo
del 3,6%. Così la quota di mercato è peggiorata al 6,1% dal 6,6%. Il mercato, tuttavia, scommette che la debolezza del settore
potrebbe favorire un processo di consolidamento, che potrebbe vedere Fca protagonista.
Bene le banche, svettano Poste e Prysmian
Sono andate bene le azioni delle banche, proseguendo il trend positivo imboccato nei giorni scorsi. Banca Pop Er è salita del 2,6%,Ubi Bancadel 3,67% e Unicredit dello 0,7%. SeIntesa Sanpaoloha guadagnato lo 0,8%, Banco Bpmha registrato un +2,6% nel giorno dell'anuncio della cessione di un portafoglio di Npl da 650 mln aIllimity Bank(+2%). Poste (+5,7%) ha vantato la performance migliore del Ftse Mib, spinta da un report favorevole di Mediobanca, che ha
alzato il target di prezzo a 11,3 euro, scommettendo sul successo dei business della società da quello dei servizi finanziari,
ai pagamenti digitali, fino al ramo assicurativo. Business che per altro potrebbero spingere al rialzo anche la raccolta del
risparmio gestito. Si sono inoltre messe in evidenza le Prysmian (+4%), dopo che la società ha comunicato che sono confermati i target sui margini per fine anno, nonostante le problematiche
e gli accantonamenti per le interruzioni del collegamento sottomarino WesternLink e quelli per i risarcimenti Antitrust. L’ebitda
rettificato combined 2019 è previsto in aumento nel range tra 950 milioni e 1,02 miliardi di euro. Inoltre, il gruppo ha confermata
la previsione sul free cash flow a 300 milioni di euro, dopo 90 milioni di costi di ristrutturazione. I vertici dell’azienda
hanno anche annunciato la convocazione dell’assemblea degli azionisti per il prossimo 5 giugno, dopo il rinvio deciso nelle
scorse settimane causato dalla revisione dei numeri del 2018 principalmente per i problemi del cavo che collega il Galles
con la Scozia.
St festeggia la pace tra Apple e Qualcomm
Stmicroelectronics è salita dell'1,6% insieme al settore dei chips, festeggiando la pace fatta tra Apple e Qualcomm per risolvere le controversie
legali sulle commissioni legate alle licenze tecnologiche. Apple effettuerà un pagamento una tantum a Qualcomm e quest'ultimo
fornirà chip e concederà la licenza della propria tecnologia ai prodotti iPhone. Gli analisti di Equita hanno inoltre sottolineato
che il potenziale allentamento delle limitazioni sulle licenze automobilistiche cinesi potrebbe essere un elemento favorevole
ai conti del gruppo italo-francese. Nel Ftse Mib sono andate male le Amplifon (-3,6%) e le Diasorin (-3,68%).
Nexi in timido recupero nel secondo giorno di quotazione
Nel resto del listino, Nexi ha recuperato lo 0,7% dopo lo scivolone di oltre il 6% della vigilia, giorno in cui le azioni hanno debuttato a Piazza Affari. I titoli hanno chiuso esattamente a 8,5 euro, il limite minimo dell'iniziale forchetta di prezzo fissata tra 8,50 e 10,35
euro per il collocamento dei titoli in ipo, che alla fine sono invece stati piazzati a 9 euro.
Si indebolisce il dollaro, l'euro torna sopra 1,131
Sul mercato valutario, l’euro è stabile nei confronti del dollaro a quota 1,1293 (da 1,1291 di ieri). Ha registrato un andamento
volatile il petrolio, nel giorno in cui il Dipartimento del Commercio ha annunciato che del tutto a sorpresa sono alate le
scorte Usa: il wti, contratto con consegna a giugno, cede lo 0,22% attestandosi a 64 dollari al barile.
Petrolio volatile nel giorno dei dai sulle scorte Usa
Il valore del petrolio ha cambiato più volte la direzione di marcia (segui qui Brent e Wti), subito dopo la diffusione dei dati sulle scorte americane di greggio. Oggi infatti il Dipartimento dell'Energia
ha annunciato che nella settimana conclusa il 13 aprile scorso, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono inaspettatamente
calate di 1,396 milioni di barili a 455,154 milioni di unità, dopo il rialzo di 7,029 milioni di barili nella settimana precedente
e contro attese degli esperti per un incremento di 1,1 milioni di unità.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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