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La «sigaretta che non brucia» sbarca in Usa, la galassia Vacchi…

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L'Analisi |packaging

La «sigaretta che non brucia» sbarca in Usa, la galassia Vacchi strappa in Borsa

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Via libera anche negli Usa alle «sigarette che non bruciano» prodotte dalla Philip Morris e in Borsa gli effetti si fanno sentire su Gima Tt e sulla controllante Ima, che fa capo alla famiglia Vacchi. Gima Tt, infatti, è specializzata nella realizzazione di linee di packaging innovative per il mercato del tabacco e fornisce a Philip Morris i macchinari per il packaging dei prodotti IQOS, le sigarette che non bruciano. Gima Tt guadagna oltre il 20% sui massimi dall'ottobre 2018. Rialzo più moderato per Ima , sempre sui massimi dall'ottobre scorso.

Ieri la Food and Drug Administration ha dato il via libera a Philip Morris per la commercializzazione di IQOS negli Usa, che aveva presentato una 'pre-market tobacco application' nel 2017. Il prodotto sarà equiparato alle sigarette convenzionali in termini di tassazione e regolamentazione. L'Fda ha riconosciuto che l'utilizzo di IQOS espone a minori livelli di elementi nocivi rispetto alle sigarette convenzionali ma non ha permesso l'utilizzo di messaggi sulla minore pericolosità del prodotto fin tanto che questa non sarà pienamente validata scientificamente. Philip Morris ha già siglato accordi distributivi in esclusiva per gli Usa con Altria, che partirà con la commercializzazione a breve, a partire da Atlanta.

«L'avvio della penetrazione di IQOS negli Usa rappresenta una buona notizia per Philip Morris e per Gima Tt - commentano gli analisti di Equita - in quanto dà maggiore visibilità alle crescite del consumo di IQOS. Chiaramente occorrerà verificare il successo di IQOS negli USA, dove il mercato dei prodotti di nuova generazione è dominato da Juul e dal vaping». Equita ritiene che Philip Morris, al raggiungimento «di tassi di utilizzo degli impianti intorno al 60/70%, possa tornare a investire in capacità produttiva, ridando supporto agli ordini di Gima Tt che al momento sono molto scarichi (ci aspettiamo 15 milioni nel primo trimestre 2019)». Equita ha un giudizio buy sul titolo con target price a 7,5 euro.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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