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Packaging

Ima oltre 1,5 miliardi di fatturato. Crescita in doppia cifra anche per Gima TT

Alberto Vacchi, presidente del Gruppo Ima (Ansa)
Alberto Vacchi, presidente del Gruppo Ima (Ansa)

«Si profila un 2018 di grande soddisfazione per il Gruppo Ima: i ricavi consolidati hanno raggiunto quota 1,5 miliardi di euro (con una crescita del 13,6% rispetto all'anno precedente) e i risultati preliminari evidenziano l'andamento positivo della redditività (254 milioni di Ebitda, +16% sul 2017) e la crescita costante del portafoglio ordini consolidato. La politica di sviluppo per linee interne ed esterne ha rafforzato la nostra leadership». Così Alberto Vacchi, presidente della multinazionale bolognese leader nelle macchine per il processo e il packaging di prodotti farmaceutici, cosmetici e alimentari commenta le stime preliminari del gruppo, che oggi conta 39 stabilimenti in 9 Paesi e 5.500 dipendenti, di cui 2.300 all'estero.

Fondata nel 1961 e quotata allo Star dal 2001, Ima ha raddoppiato il giro d'affari nel giro di cinque anni, non solo grazie all'accelerazione sul fronte M&A (il bilancio 2018 consolida i neoacquisti TMC, Petroncini e Ciemme) con una diversificazione del business, ma anche degli investimenti apripista sul fronte digitalizzazione e automazione, elementi che sommati al positivo trend degli ordini (in ascesa anche a gennaio) «supportano la nostra fiducia sull'evolversi del 2019», anticipa il presidente.

Cresce del 20% - un ritmo più che dimezzato rispetto al +50% del 2017, a causa del forte rallentamento del mercato del tabacco – anche Gima TT, lo spin-off di Ima controllato al 60% dai Vacchi e da ottobre 2017 quotata allo Star, che nel giro di sei anni è diventato leader nella progettazione e nell'assemblaggio di macchine automatiche elettroniche per il packaging dei prodotti derivati del tabacco, in particolare di quelli di nuova generazione a rischio ridotto (reduced-risk products come le iQos).

Le stime preliminari vedono i ricavi di Gima TT in aumento del 20,5% a 182,9 milioni di euro e l'Ebitda a 73 milioni (+18,4%); mentre frena il portafoglio ordini (53 milioni contro i 110,4 milioni del 31 dicembre 2017), a fronte di una posizione finanziaria netta preliminare positiva per 17,7 milioni, che si misura con i 45,8 milioni di fine 2017 perché sconta l'esborso di 40 milioni tra dividendi distribuiti e acquisto di azioni proprie e i 2,2 milioni di euro per l'acquisto di una quota del 20% in AMT Labs, società dedicata allo sviluppo di nuovi materiali eco-sostenibili e biodegradabili al 100% per l'industria del tabacco.

Sfodera ottimismo Sergio Marzo, presidente di GIMA TT, grazie alla diversificazione della base clienti (tra cui un importante accordo con la Shanghai Tobacco Machinery Co. Ltd.), e della gamma prodotti, con una prima linea per il packaging di sigarette elettroniche (vaping products) e all'allargamento delle tecnologie proprietarie a nuovi settori.

Tornando invece al bilancio preliminare 2018 di Ima – i risultati definitivi saranno portati in Cda il 15 marzo, il giorno prima sarà invece il turno di Gima TT – le stime esatte annunciate sono: 1.500,4 milioni di euro il fatturato (+13,6% su base annua), margine operativo lordo (Ebitda) ante oneri non ricorrenti a 260 milioni di euro (+16%), Ebitda a 253,6 milioni (+15,9%), portafoglio ordini consolidato a 941,5 milioni (+16,7% rispetto agli 806,8 milioni di dicembre 2017) e indebitamento finanziario netto a 184,6 milioni di euro, contro i 50,1 milioni di fine 2017 e tiene conto dell'esborso complessivo di 97,7 milioni di euro per le acquisizioni TMC, Petroncini e Ciemme, nonché dell'effetto positivo di 26,8 milioni di euro relativo alla cessione della maggioranza di Ima Dairy & Food Holding GmbH e di 8,5 milioni di euro per l'acquisto di azioni proprie eseguito sia da Ima che da Gima TT.

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