Il gruppo Stefanel cede i diritti per il brand in Asia. Il gruppo dell’abbigliamento veneto ha affidato in questa direzione un incarico a Mediobanca e il processo, ormai in corso da qualche mese, sarebbe vicino alla definizione con l’individuazione di un compratore. Oggi Stefanel è particolarmente forte in Corea, dove ha una presenza stabile da molti anni: più di 50 negozi e un fatturato che nel retail è superiore ai 20 milioni di euro. Ma la notorietà del brand è buona anche al di fuori della Corea, come testimoniano le statistiche di vendita anche degli store in Europa che vedono i compratori cinesi ai primi posti tra i clienti non-europei.
Il processo di vendita è in corso e, secondo i rumors, sarebbero state ricevute diverse manifestazioni di interesse da alcuni operatori asiatici, principalmente di carattere industriale. Il processo potrebbe quindi chiudersi nelle prossime settimane.
Stefanel sta cercando di riprendersi dopo una fase di profonda crisi. Nello scorso dicembre la società ha presentato una nuova domanda di ammissione al concordato preventivo e il piano dovrebbe essere presentato entro il giugno del 2019. Azionisti principali sono i gruppi finanziari Oxy Capital e Attestor, mentre la famiglia Stefanel è restata con una piccola quota di minoranza.
Le linee guida del progetto di riorganizzazione e rilancio aziendale puntano sulla discontinuità con il passato e tendono ad aggiornare il modello di business di Stefanel ai cambiamenti in corso nel retail: con aumento del ruolo dei canali digitali e dell’e-commerce nella scelta di acquisto e declino del cosiddetto total look a favore di marchi con maggiore specializzazione.
Il progetto di riorganizzazione e rilancio sarà sostenuto anche dai proventi della valorizzazione di alcuni asset, come appunto la vendita dei diritti del marchio Stefanel per l’area asiatica, ma anche dai proventi derivanti dalla cessione di punti vendita non più coerenti con la strategia.
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