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Carige, le banche rinunciano alla conversione del bond

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IL SALVATAGGIO

Carige, le banche rinunciano alla conversione del bond

Lo schema volontario del Fondo interbancario, dopo il ritiro improvviso e inatteso di Blackrock, rinuncia a convertire il bond da 312,8 milioni di Banca Carige. La decisione presa dal Consiglio del fondo sarà proposta martedì in assemblea dello schema. La conversione del Bond era un passaggio del salvataggio della banca ligure con i fondi americani. Fonti dello schema volontario spiegano che resta aperta tutta una panoplia di interventi ma lo schema volontario al momento non effettuerà l'ingresso nel capitale di Carige.

L’ANALISI / Carige, perché Blackrock si è ritirata

Con il ritiro di Blackrock, si legge nella nota dello Schema Volontario firmata dal presidente Salvatore Maccarone, l'operazione complessiva non è più realizzabile e di conseguenza lo Schema resta detentore dei bond subordinati emessi da Carige. L'assemblea dello Schema convocata per domattina quindi prenderà atto della proposta del Consiglio di gestione e non procederà con il voto sulla conversione.

Moody’s: dopo il no di Blackrock intervento pubblico più vicino
La decisione di Blackrock di non procedere a una offerta vincolante su Carige rende l'intervento pubblico sulla banca ligure più plausibile alla luce del fatto che il fondo Usa era l'unico investitore privato che aveva espresso formalmente un interesse alla ricapitalizzazione dell'istituto. È quanto sottolinea Moody's, che già a gennaio aveva posto il rating di Carige sotto revisione con direzione incerta. Il passo indietro di Blackrock non rappresenta una premessa favorevole per i tentativi privati di mettere a punto un turnaround di Carige anche se alcuni scenari alternativi sono al vaglio. Moody's ricorda come il mandato per l'amministrazione straordinaria di Carige scada a fine settembre e lascia quindi margini per una soluzione privata alternativa. In caso contrario si arriverà alla ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato: uno scenario che, per l'agenzia di rating, sarebbe positivo per gli obbligazionisti senior e i correntisti ma probabilmente negativo per i creditori subordinati.

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