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La Consob dà il via a consultazione pubblica sulle criptovalute

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Servizio |regole e mercato

La Consob dà il via a consultazione pubblica sulle criptovalute

(Agf)
(Agf)

Non capita spesso che un’authority finanziaria si metta in gioco aprendo una consultazione pubblica per comprendere strumenti innovativi che sparigliano i criteri classici dei mercati finanziari. È quello che farà la Consob il 21 maggio prossimo in un'audizione aperta all'Università Bocconi di Milano, tutta focalizzata sul settore emergente delle criptovalute, quel mondo nato all'intersezione tra finanza e tecnologia che rimane ancora al di fuori di una regolamentazione organica. Nello specifico l’organo di controllo dei mercati finanziari si concentra sui criptoasset, vale a dire le offerte iniziali di valuta (Ico), sui token e gli altri strumenti che ne derivano e la loro successiva negoziazione.

È un comparto che è cresciuto parallelamente all'esplosione delle quotazioni di bitcoin, riservando anche spiacevoli sorprese proprio perché l’allergia del comparto alle regole ha portato al diffondersi di iniziative spregiudicate, se non a vere e proprie truffe. «La scelta peculiare di tenere un’audizione pubblica su un tema così specifico è attribuibile alla volontà di avere un feedback di persona, da parte degli interessati, un pubblico che non è un interlocutore tradizionale per Consob» sottolinea il commissario Paolo Ciocca. «Si tratta di un momento di interlocuzione, un'occasione aperta in cui ci mettiamo in ascolto per capire un mondo in cui la tecnologia aggiunge strati di complessità cui non siamo abituati».

Non è un caso che l'evento pubblico in Bocconi – per il quale sono state raccolte adesioni da parte di circa duecento soggetti, tra operatori e intermediari finanziari, accademici, esperti legali e professionisti - sia aperto da Francesco Bonchi, vicedirettore scientifico dell'Isi di Torino, chiamato a fornire una visione prospettica sulle future convergenze tra intelligenza artificiale e blockchain. La scorsa settimana in Consob si è già tenuto un seminario con esperti di matematica per comprendere il futuro della crittografia in un mondo in cui il computer quantistico potrà rivoluzionare standard e paradigmi.

L'Ico è la modalità innovativa di finanziamento del criptomondo, realizzata mediante emissione e successiva offerta al pubblico di token basati su blockchain e acquistabili con criptovalute. Si tratta di operazioni finalizzate all'accesso a servizi e prodotti futuri, che spesso si trasformano in veri e propri investimenti, sia perché i token sono trattati su mercati secondari, sia perché possono prefigurarsi alla stregua di partecipazioni azionarie. In quest’ottica acquirenti e sottoscrittori sono motivati da aspettative di rendimenti e ritorni economici sulla base dell’andamento dell’attività.

Per questo, nel contesto dell'attività dell'Esma, la Consob ha avviato una consultazione che, oltre alla tradizionale consegna di documenti e paper, prevede un incontro pubblico in cui sondare l'interesse reale degli stakeholder.

L’obiettivo è quello di definire le attività sotto tre profili. In primo luogo si tratta di delineare dal punto di vista giuridico una definizione del criptoasset, da cui derivare il confine tra comportamenti leciti e illeciti. Partendo da questo pilastro potranno essere indicate le caratteristiche del mercato primario, con la definizione delle informazioni minime dei white paper delle Ico, l’analogo dei prospetti informativi. Si pone poi il problema di garantire un mercato secondario definito che garantisca la possibilità di liquidabilità effettiva da parte dell'investitore. Come per gli strumenti finanziari tradizionali si tratta di proporre un sistema regolamentare che permetta a investitori e risparmiatori di valutare e operare in maniera trasparente ed efficiente. Poi sarà il legislatore a decidere se e come recepire le normative.

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