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Da Fca una montagna di liquidità ai soci: l’assegno sale a 5,5 miliardi

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La grande alleanza tra Fiat Chrysler Automobiles e Renault porta l’assegno complessivo dei dividendi che saranno distribuiti agli azionisti Fca a quota 5,5 miliardi. Al termine di un percorso a tratti complesso che nel giro di un anno ha visto la scomparsa di Sergio Marchionne, il passaggio di consegne a Mike Manley, la successiva vendita di Magneti Marelli per culminare infine con l'annuncio della fusione con la casa francese , i soci del gruppo italo americano sono tornati all'incasso. E questo dopo dieci lunghi anni.

La cedola legata all’alleanza con la casa francese è funzionale a riequilibrare i pesi dei due gruppi nell'ambito della fusione. Prima che l'operazione sia completata, per attenuare la disparità dei valori sul mercato azionario tra i due gruppi che prima dell'annuncio vedevano Fca capitalizzare 18 miliardi di euro e Reanault 15 miliardi, gli azionisti di Fca riceveranno un dividendo di 2,5 miliardi di euro. Quanto basta per allineare i valori e dare vita a una perfetta fusione fra pari. Ma il nuovo assegno rappresenta meno della metà della montagna di dividendi che Fca ha deliberato negli ultimi mesi. Il riferimento è alla cedola straordinaria legata alla cessione di Magneti Marelli Calsonic Kansei Corporation e al dividendo ordinario pagato dal gruppo.

Nel caso della controllata della componentistica, passata al gruppo giapponese per 6,2 miliardi, il dividendo straordinario distribuito nell'ambito di questa operazione è pari a 2 miliardi di euro. Una somma destinata a salire con il dividendo ordinario di 0,65 euro , pari complessivamente a circa un miliardo di euro. In tutto dunque fa 5,5 miliardi, valore che potrebbe essere arrotondato ulteriormente se si dovesse concretizzare, come riferisce Fca nella nota diffusa, lo spin off di Comau. In proposito, spiega il gruppo automobilistico, prima del completamento dell'operazione con la casa francese, sarebbero distribuite agli azionisti di Fca le azioni Comau oppure un dividendo aggiuntivo di 250 milioni di euro se lo spin-off di Comau non dovesse avere corso.

Una montagna di liquidità, dunque, di cui buona parte finirà nelle casse del primo azionista di Fca, Exor, a cui fa capo il 29% della casa italo americana. Per la holding controllata dalla famiglia Agnelli, la quota parte dei dividendi deliberati dalla controllata è pari a circa 1,6 miliardi di euro.

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