È vero che l’Italia è la sorvegliata speciale sui mercati. È vero che il caos politico, l’elevato debito pubblico e il fantasma di Italexit sono le cause principali dell’aumento dello spread tra BTp e Bund nell’ultimo anno e mezzo. Ma c’è anche un motivo tecnico, aggiuntivo, che rende l’Italia ancora di più il “parafulmine” dei cattivi umori del mercato: la grande liquidità dei BTp futures. Strumenti efficienti come i contratti futures sui nostri titoli di Stato in questi periodi di turbolenza diventano troppo spesso dei boomerang per l’Italia: dato che non esistono altri contratti future efficienti su altri titoli di Stato del Sud Europa, ogni volta che sui mercati arriva qualche temporale gli investitori usano proprio i BTp futures per coprire i rischi. Per scaricare le tensioni. Per sfogare la speculazione. Con un effetto distorsivo sui titoli di Stato.
E l’Italia non può farci molto: i BTp futures non sono emessi dal Tesoro ma sono creati da Eurex, cioè il listino tedesco dei derivati del gruppo Deutsche Börse. I tecnici del Ministero dell’Economia dialogano con loro e monitorano il mercato, ma l’esistenza di questi futures dipende dai tedeschi. Sono loro creature. Come il Bund future, che però è usato come bene rifugio.
A dimostrazione di quanto i BTp futures siano super-utilizzati, basta guardare le posizioni aperte su questi contratti (in gergo «open interest»): siamo sui massimi storici. Mai nella storia c’era stato un tale affollamento di investitori. Un altro dato parla da solo: il BTp con scadenza nel 2028 (l’ex decennale che è il più conveniente da consegnare alla scadenza dei contratti futures) è diventato da qualche mese il titolo di Stato più desiderato al mondo. E anche il più prestato.
Secondo i dati di Ihs Markit, le banche d’affari che hanno prestato questo specifico BTp agli investitori hanno guadagnato nel primo trimestre del 2019 quasi 16 milioni di dollari in commissioni: più di tutti i successivi sei titoli più prestati al mondo messi insieme. E nel 2018 i numeri erano ancora più clamorosi. Questo testimonia che il BTp future è usatissimo da hedge fund e investitori vari: infatti quando si avvicina la sua scadenza e gli investitori devono consegnare titoli di Stato decennali, il prezzo dei BTp 2028 s’impenna e molti sono costretti a farseli prestare per poterli consegnare alla data prestabilita dal future. Perché non li trovano sul mercato. Esattamente come sta accadendo proprio in questi giorni, dato che è in scadenza il BTp future di giugno.
Se avere un mercato dei futures di solito è positivo per l’Italia, in momenti turbolenti diventa però un boomerang. Perché quando ci sono tensioni sui mercati (anche non causate dall’Italia), chi vuole coprirsi dei rischi sui Paesi del Sud può usare solo il BTp futures. Perché è lo strumento più liquido ed efficiente per farlo. «Questo lo rende lo sfogatoio del mercato», commenta un addetto ai lavori. «Questo spesso catalizza le tensioni anche internazionali sull’Italia, peggiorando la nostra posizione sui mercati», osserva un altro. Un parafulmine insomma. Un boomerang per l’Italia.
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