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Condotte, per controllata Inso al via il programma di cessione

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Condotte, per controllata Inso al via il programma di cessione

I commissari di Condotte, Giovanni Bruno, Matteo Uggetti e Gianluca Piredda, hanno depositato il 3 giugno scorso al ministero per lo Sviluppo Economico il programma di cessione in continuità di Inso, controllata del general contractor. Per la quale si apre dunque la procedura di valorizzazione. Procedura che, se il Mise risponderà in tempi rapidi, potrà permettere di aprire la fase delle manifestazioni di interesse già il prossimo luglio con l’obiettivo di avviare la due diligence per le successive offerte vincolanti tra settembre e ottobre.

Nel mentre, però, la società avrebbe già raccolto seppure in maniera del tutto informale, l’attenzione di diverse compagnie, sia italiane che straniere. In particolare, risulta che si sarebbero affacciate al dossier le francesi Engie ed Edf e le italiane Salini Impregilo e Pizzarotti. I due gruppi transalpini avrebbero compiuto questo primo passo perché interessati a Sof, società in bonis controllata da Inso e specializzata nel facility management e tra le altre cose anche nell’efficienza energetica. Di qui la presenza di Edf ed Engie tra i potenziali soggetti in corsa per l’asset.

Asset che, nel suo complesso, come hanno spiegato i commissari Bruno, Uggetti e Piredda, «ha in portafoglio complessivamente 26 commesse». Frutto dell’impegno «in quattro principali linee di business». Ossia la realizzazione e l’equipaggiamento di strutture ospedaliere in Italia all’estero, di edifici ad elevato contenuto impiantistico, lo sviluppo e la gestione dei contratti di concessione e infine il facility management di cui si è detto prima. Per un totale che supera il miliardo di euro di valore. In particolare, circa 13 commesse riguardano la costruzione e valgono 450 milioni, 8 sono relative alla strumentazione e i lavori a finire sono nell’intorno dei 29 milioni e infine ci sono 5 commesse legate alla gestione per relativi lavori di 620 milioni.

Riguardo al “prezzo” di Inso, i commissari hanno specificato che spetterà «a un perito definire il valore economico del ramo aziendale». Certo, è immaginabile che i commissari si siano formati una prima idea di quella che potrebbe essere la valutazione della società tanto che immaginano che potrebbe generare «una compensazione inusuale per i creditori chirografari».

Non a caso, ancora prima del deposito del programma Inso ha incassato «una linea di finanziamento da 30 milioni da Banca di Ravenna», che ha permesso di lavorare “in continuità”.

La valorizzazione dell’azienda, come è noto, si inserisce nel più ampio programma di cessione in continuità di Condotte preparato sempre dai commissari, Bruno, Uggetti e Piredda. Programma che vede come advisor anche Mediobanca e che ha portato alla spartizione in due rami del gruppo di costruzioni, uno considerato core e l’altro non core e che prevede la liquidazione della parte non strategica e la valorizzazione degli asset strategici in un’unica soluzione.

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