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Mattel in rally, Barbie respinge di nuovo le nozze con Bratz

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Mattel in rally, Barbie respinge di nuovo le nozze con Bratz

Il matrimonio tra Barbie e Bratz non s'ha da fare. Almeno secondo Mattel, che ha respinto per l'ennesima volta le avance di MGA Entertainment. E il titolo ha corso al Nasdaq fin oltre l’8% a 11,76 dollari per poi ripiegare a +4,5%. È dal 2015, anno in cui Mattel perse la redditizia licenza (andata al rivale Hasbro) per produrre bambole ispirate alle principesse di Disney, che il produttore delle bambole Bratz corteggia il rivale famoso per le sue Barbie. È stato Isaac Larian, fondatore e Ceo di MGA, a comunicare al Los Angeles Times di avere lanciato una nuova proposta il mese scorso, in base alla quale lui prenderebbe il comando di Mattel e costringerebbe i membri del cda a dimettersi “senza ulteriori compensi”.

Larian non ha messo nero su bianco un prezzo dicendo che le banche di investimento potrebbero aiutare a determinare il valore dell'operazione. Detto questo, ha garantito che l'offerta sarebbe “assolutamente” a premio rispetto al valore attuale di borsa di Mattel (4,1 miliardi di dollari). Il rappresentante legale di Mattel, Bob Normile, ha fatto sapere al magnate di MGA che il cda “ha concluso all'unanimità che la proposta non è nel migliore interesse di Mattel e dei soci” e che non c'è alcun interesse a portare avanti le discussioni.

In una lettera al Ceo e presidente di Mattel, Ynon Kreiz (arrivato nel gruppo nell'aprile 2018), Larian ha fornito un elenco dei problemi del gruppo che oltre alla Barbie, controlla anche i marchi Fisher-Price, Thomas & Friends e American Girl.

Tra di essi, ha citato le perdite (pari a 531 milioni di dollari lo scorso anno), un debito in crescita e un titolo che soffre (negli ultimi 12 mesi ha perso il 33% ma nel 2019 ha guadagnato il 18,4%). Non contento, Larian - che lo scorso anno tentò inutilmente di comprare alcuni dei negozi della catena di giocattoli Toys R Us, che ha chiuso i battenti - sembra valutare non meglio specificate “altre opzioni”. Convinto che il cda di Mattel non stia agendo nell'interesse degli azioni, potrebbe compiere mosse ostili. Nel frattempo, Mattel sta cercando di rilanciare le sue attività, anche attraverso accordi di licenza come quello annunciato a inizio mese con Sanrio e in base al quale realizzerà giochi, bambole e altri prodotti raffiguranti Hello Kitty e altri personaggi. Mattel ha inoltre ampliato l'accordo con Warner Bros (AT&T) che chiama in causa prodotti ispirati a Superman, Batman e Wonder Woman. Ha fatto lo stesso anche con lo studio cinematrografico Pixar Animation Studios (di Disney) per giocattoli ispirati a film come “Coco”, “Alla ricerca di Nemo” e “Gli incredibili”.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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