Si chiude al quinto giorno di offerta il secondo bond retail della storia di Cdp. Come per l’emissione del 2015, la Cassa deposititi e prestiti ha registrato un buon successo dell’operazione e ha deciso di alzare l’offerta al massimo previsto, da 1 a 1,5 miliardi. Secondo fonti ben informate, saranno quindi collocati fino a 1,5 milioni di titoli per un valore nominale di mille euro ciascuno. Nel pomeriggio dovrebbe essere ufficialmente sancita la chiusura del collocamento dopo la comunicazione a Consob e Borsa Italiana. Come si ricorderà, le adesioni sono partite lunedì scorso e si sarebbero dovute concludere il prossimo 21 giugno.
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Cedola mista e tassazione al 12,50%
L’obbligazione ha un tasso misto fisso e variabile, durata settennale e una tassazione del 12,50%: l'emissione ha un tasso
fisso costante del 2,7% lordo per i primi due anni pagabile il 28 marzo, 28 giugno, 28 settembre e 28 dicembre di ogni anno
a partire dal 28 settembre del 2019 (incluso) fino al 28 giugno 2021 (incluso) . Nei successivi cinque anni, il tasso è variabile
e sarà pari all'Euribor 3 mesi più uno spread dell'1,94 per cento. Le date di pagamento degli interessi delle cedole variabili
saranno trimestrali, dal terzo al settimo anno, e cadranno il 28 marzo, 28 giugno, 28 settembre e 28 dicembre di ogni anno
a partire dal 28 settembre (2021) fino alla data di scadenza (inclusa).
Le banche e il rating del bond
L’offerta, i cui proventi serviranno a finanziare il piano della Cassa, era destinata esclusivamente a persone fisiche residenti in Italia. Le banche responsabili del collocamento sono Banca
Imi, Bnp Paribas (London Branch) e UniCredit. Come si legge nel prospetto informativo, Cdp ha presentato presso Borsa Italiana
domanda di ammissione alle quotazione presso il segmento Mot (Mercato telematico delle obbligazioni). L’emissione ha incassato
dall’agenzia S&P Global Ratings un rating atteso pari a BBB.
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