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Il Maxxi volta pagina, prossima sfida mantenere il livello di autofinanziamento
Dopo dieci anni esce di scena Melandri e arriva alla guida della Fondazione Giuli. Il bilancio 2022 dovrà fare i conti con l’aumento dei costi energetici (previsto +60%), delle mostre (in particolare dei trasporti +50%) e delle materie prime
di Maria Adelaide Marchesoni
3' di lettura
Finisce l'era di Giovanna Melandri dopo un percorso durato 10 anni. Il nuovo Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha nominato nuovo presidente della Fondazione MAXXI il giornalista Alessandro Giuli, che si trova in eredità un museo che nel decennio ha saputo portare avanti una strategia finalizzata a sviluppare una minor dipendenza dal contributo pubblico e un migliorare l'apporto delle risorse proprie. Nel corso del 2022 il museo ha potuto contare su un deciso aumento dei visitatori (+30% rispetto al 2019).
Uno degli ultimi momenti della presidenza Melandri è stato, dopo tre anni di stop dovuto alla pandemia, la serata di Gala che ha raccolto fondi per un ammontare superiore ai 2 milioni di euro.
In attesa dei risultati della gestione 2022 che risentiranno dell'aumento dei costi energetici (è previsto un aumento di oltre 60%), di quelli per le mostre, in particolare per i trasporti (in crescita i oltre il 50%) e da ultimo di quello per le materie prime, ecco un'analisi dei conti 2021 che si sono chiusi con un sostanziale pareggio (3.673 euro), come negli anni precedenti. Nella relazione del 2021 il museo fa riferimento al probabile aumento dei costi della gestione 2022 e ritiene fondamentale il sostegno che il MiC con il Fondo di Emergenza ha erogato a fine 2021.
I numeri del 2021
Il 2021 nonostante sia stato un anno ancora segnato dall'incertezza e instabilità per effetto dell'emergenza sanitaria, si è chiuso in modo soddisfacente con un flusso di visitatori in crescita del 130% rispetto al 2020. Nel documento al bilancio non viene indicato il numero puntuale dei visitatori. Nel corso dell'anno è stata aperta la nuova sede del MAXXI a L'Aquila che segna il traguardo del progetto culturale e anche l'apertura di Casa Balla, un progetto volto a valorizzare l'abitazione del maestro del Futurismo.
Nel corso dell'anno il patrimonio artistico ha evidenziato un forte incremento grazie alle risorse economiche assegnate dalla legge di bilancio (n. 178/2020) che ha permesso di avviare un percorso di consolidamento delle precedenti acquisizione, oltre ad un intenso programma di sviluppo per il triennio 2021-2023.
La collezione
A fine 2021 il valore della collezione era di 18,4 milioni di euro, in crescita rispetto a complessivi 15,01 milioni di fine 2020. Nel corso del 2021 sono state acquisite 121 opere fotografiche, 3 archivi di architetti del Novecento e 36 opere per la collezione MAXXI Arte per un ammontare totale pari a 3,41 milioni di euro, di cui la maggior parte derivanti da acquisti, produzione e donazioni. Tra questi segnaliamo l'opera di Maria Lai, «Senza Titolo», 1989 acquisita tramite la settima edizione dell'Italian Council per un ammontare 120mila euro.
Risorse proprie e costi operativi
La situazione economica a fine 2021 evidenzia che il museo dipende per il 68,6% dal contributo pubblico. A fronte di proventi per 13,7 milioni di euro, 9,5 milioni derivano dall'apporto ministeriale, mentre le risorse proprie, ovvero la capacità di autofinanziamento attraverso i proventi della biglietteria, delle attività di fundraising e collaterali, ammontano a 4,3 milioni di euro. Il contributo pubblico è fondamentale per far funzionare la macchina museale in quanto i costi operativi derivanti dall'attività tipica sono pari a 11,4 milioni, di cui 2,56 milioni relativi alle mostre e alle attività culturali. Ai costi dell'attività tipica occorre aggiungere il costo per il personale (2,2 milioni di euro), ammortamenti, accantonamenti e altri oneri di gestione che portano il totale a 15,1 milioni di euro.
Il confronto con la gestione 2020 non evidenzia grandi differenze e, a fronte di minori proventi, il museo ha sostenuto minori costi per gli effetti della pandemia che ha spostato l'attività museale sui canali digitali durante il lockdown.
Patrimonio netto
A fine 2021 la Fondazione Maxxi presentava un patrimonio netto di 18,2 milioni di euro, in crescita di 3,2 milioni di euro rispetto al 2020 per il maggior valore del Fondo di dotazione aumentato a 16,9 milioni di euro, che comprende i fondi dei soci fondatori, e del contributo in conto capitale con vincolo di destinazione per 5,1 milioni all'acquisto di opere d'arte. Nel corso dell'anno il Fondo di dotazione ha beneficiato di 3,3 milioni per le opere d'arte entrate in collezione.