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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2012 alle ore 17:07.

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Il colosseo visto dall'alto (Corbis)Il colosseo visto dall'alto (Corbis)

D'altra parte, la provincia di Roma presenta il numero più alto di imprese del comparto culturale – sono quasi 43mila, ovvero il 9,5% del totale – seguita dalla provincia di Milano, dove sono presenti poco più di 38mila aziende del settore.

Dato che non può non avere immediate ricadute sul fronte occupazionale: sono circa 141mila le persone che nella provincia della capitale lavorano nel sistema culturale e creativo. Ovvero il 10% del totale degli occupati a livello nazionale: si tratta, infatti, di quasi 1,4 milioni di addetti, cioè il 5,6% dei lavoratori dell'intero sistema economico. È il settore dei videogiochi (42mila impiegati) insieme ad architettura ed editoria (23mila occupati per ciascun ambito) a raccogliere la maggior parte degli addetti. A un passo segue il cinema e la radio-Tv (20mila), per poi scendere agli 11mila occupati dello spettacolo, i quasi 8mila dell'artigianato, gli oltre 6mila della comunicazione, i 3.600 del design, i 2.300 dei musei e i 500 della musica.

Cambiano i numeri, ma non la sostanza se si muta prospettiva e si abbraccia quella fatta propria dalla ricerca messa a punto da Civita. Un'analisi di conio recentissimo – è stata presentata ieri a Roma – che ferma lo scatto tra il 2009 e il 2010, perché risalgono a quegli anni i dati più aggiornati contenuti nell'archivio Istat-Asia unità locali utilizzato per l'indagine.

Ma non si tratta dell'unica particolarità rispetto alla ricerca di Symbola, che invece fa riferimento a dati del 2011. L'ufficio studi di Civita ha, infatti, deciso di utilizzare un concetto ristretto di comparto culturale, eliminando, per esempio, l'industria dell'abbigliamento, l'enogastronomia, l'artigianato. Si giunge così a disegnare i confini di quella che nella ricerca viene definita l'industria culturale e creativa (Icc).

Nonostante questa visione più ristretta, la ricerca arriva a risultati analoghi. Ovvero che la provincia di Roma è, insieme a quella di Milano e Torino, la sola in cui il contributo dell'Icc all'occupazione complessiva del territorio abbia una certa rilevanza. Nella provincia della capitale, infatti, risultano oltre 61mila persone che lavorano nel comparto culturale e creativo, ovvero il 34% del totale degli addetti dell'Icc, che sono 179mila.

La parte del leone la fa il cinema, che impiega 17mila persone, seguito dalla Tv, ambito in cui lavorano – sempre a livello provinciale – oltre 11mila persone. La gestione delle rappresentazioni artistiche occupa 5mila persone (il 17,6% del totale nazionale), mentre nel campo delle creazioni artistiche e letterarie sono in attività 3mila addetti (il 16% dell'intero settore). Nella gestione dei musei sono, invece, impegnate 1.200 persone (quasi il 20% di tutto il comparto).

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