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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2013 alle ore 21:06.

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"Bisogna lavorare alla costruzione di un nuovo sistema fieristico regionale e cogliere le opportunità che derivano dall'essere, la Sicilia, al centro del Mediterraneo. Non una grande struttura ma anche una piccola e specializzata". A parlare è Maurizio Ninfa, creatore di Expobit, il Salone internazionale dell'innovazione tecnologica, che si tiene in autunno a Catania e che nella scorsa edizione ha anche inserito ExpoMedicina e una sezione dedicata all'informazione e all'innovazione nei processi dei media con SudWebExpo. Il bilancio 2012 parla di circa diecimila visitatori: si tratta di una stima per eccesso che, però, rappresenta lo zoccolo duro di questa manifestazione.

L'idea, è evidente, è quella di puntare sull'export anche se, in questo momento, a dispetto delle potenzialità, poco può essere fatto. Ninfa, che è anche al vertice dello Sprint Sicilia, la struttura dell'assessorato alle Attività produttive che si occupa di internazionalizzazione delle imprese, conosce i meccanismi: "Oggi - dice - spendiamo dieci milioni l'anno di fondi Ue per far partecipare le aziende alle fiere che si tengono all'estero. Io credo che una parte di quei soldi dovrebbe e potrebbe essere destinata a organizzare manifestazioni fieristiche nella nostra regione con un ritorno indiscutibile per il nostro sistema economico". Ninfa pensa sempre a una nicchia, a settori specifici, anche di tecnologia avanzata guardando soprattutto al Nord Africa e ai paesi arabi. "Non servono strutture grandi, non un apparato burocratico elefantiaco. Servono strutture piccole e flessibili da utilizzare per eventi di un certo tipo".

Bisogna volerlo, sembra dire Ninfa. Un aspetto sottolineato anche da Massimo Caruso, professionista catanese che nell'ambito di Expobit ha organizzato un workshop dedicato all'innovazione in sanità nell'ambito di ExpoMedicina: "Quello che manca è un'idea commerciale precisa e poi in Sicilia non si riesce a fare sistema. Vale la pena di andare avanti perché ci sono grandi potenzialità. Stiamo lavorando alla prossima edizione nell'ambito della quale vi sarà una sezione importante dedicata alla sanità elettronica".

Intanto, va avanti il programma di sostegno alle imprese siciliane che vogliono partecipare alle fiere internazionali. Per il 2012 il bilancio, secondo la Regione, è positivo, e sono già stati pubblicati gli avvisi: gli eventi fieristici cui le imprese siciliane potranno partecipare in tutto il mondo sono più di venti. Nei giorni scorsi sono stati pubblicati dall'assessorato regionale alle Attività produttive gli avvisi dei progetti di settore finanziati dalla Ue (fondi Fesr): i settori interessati sono quello della casa e del design, moda/gioielli, agroalimentare, biologico, artigianato e nautica. Tra le vetrine internazionali previste dal piano ci sono: il Big Five Show di Dubai per il settore casa, il Magic di Las Vegas per la moda, il Summer Fancy Food di New York per l'agroalimentare, il Btobio di Milano per il biologico, il Macef, sempre a Milano, per l'artigianato, e l'International Boat Show & Strictly Sail di Miami per la nautica. "L'obiettivo - spiegano dall'assessorato - è quello di favorire il processo di internazionalizzazione delle imprese attraverso azioni di marketing verso aree geografiche economiche considerate strategiche, cercando di creare rapporti stabili e duraturi con gli importatori. Le aziende selezionate come unico onere a carico avranno le spese di viaggio e di soggiorno del proprio rappresentante in fiera. Il resto è pagato dal progetto".

Per conoscere il calendario di tutti gli eventi e le modalità di partecipazione si possono consultare i siti www.euroinfosicilia.it, www.sprintsicilia.eu, www.sicilyinternationalprojects.it.

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