Passa anche dal Tecnopolo di Ravenna la ciclopica sfida delle fonti energetiche alternative ai combustibili fossili. Oltre alla messa a punto di tecnologie per l'impiego delle alghe marine per la produzione di biomasse, il "programma energia" prevede studi sull'impiego dell'idrogeno e sul fotovoltaico che non utilizza il silicio. L'obiettivo è quello di realizzare una piattaforma di ricerca e innovazione a tutto campo per le fonti rinnovabili.

Per quanto riguarda l'idrogeno, si punta a sviluppare tecnologie per i così detti primi mercati, cioè segmenti commerciali "cavia" o di nicchia, che permettono di applicare sul campo la tecnologia energetica derivata dall'idrogeno. Come ad aesempio le celle a combistubile il cui costo di esercizio è ancora molto elevato. Con questo sistema si contribuisce a una graduale diffusione delle tecnologie innovative limando passo a passo i costi operativi.

Sono inoltre in fase di ricerca sistemi per l'ottimizzazione dei processi produttivi dell'idrogeno, legati alla decarbonizzazione dell'anidride carbonica, così come indicato dal regolamento ambientale Ue "20-20-20".

(R.Io.)

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