«Ricerca e innovazione non sono scelte opzionali. Sono fondamentali. Eppure purtroppo non sono temi al centro dell'agenda, mossa invece dalla rincorsa di continue emergenze». Pietro Palella, vicepresidente di Anie per la Ricerca e innovazione, ha introdotto così l'undicesima giornata della ricerca organizzata dalla Federazione nazionale delle imprese elettriche ed elettroniche.
Un'occasione, quella di ieri a Milano, per mettere in vetrina eccellenze tecnologiche esemplificative delle punte avanzate di un manifatturiero «che deve essere al centro delle politiche di sviluppo», ha aggiuto Palella. Le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche messe in campo dalle imprese del sistema Anie in questa eccellenza hanno un ampio peso e sempre di più possono averne, soprattutto nell'evoluzione della "fabbrica intelligente".

È stato proprio quest'ultimo il punto centrale della giornata di confronto nella quale al centro dell'attenzione è finita l'innovazione di processo, messa in luce grazie anche a case history di successo. Si va dai sistemi di energy storage di Fiamm, alle soluzioni per il risparmio e l'ottimizzazione energetica messe in campo da Nidec Asi, alle soluzioni per il packaging di Siemens ai sistemi con cui Micron rende più efficienti le sue produzioni di semiconduttori, solo per citare alcuni esempi portati all'attenzione.
«L'innovazione – ha precisato Palella – ha reso disponibili tecnologie ad alto potenziale, pervasive e abilitanti». In questo quadro emerge tutto il peso strategico dei sistemi di generazione diffusa che garantiscono modalità di autoproduzione, oppure di tecnologie per il risparmio energetico o delle tecnologie per l'automazione basate anche su wireless e cloud computing. Il tutto sullo sfondo di grandi potenzialità: la crescita del mercato mondiale delle "key enabling technologies" (kets) dovrebbe superare il 50% entro il 2015, raggiungendo i mille miliardi: l'8% del Pil Ue.

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